(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 ott. - "Migliaia di strutture ambulatoriali disseminate sul territorio del nostro paese dovranno chiudere o, nella migliore delle ipotesi, sospendere l'attivita' in convenzione con il SSN. Non esiste un'azienda nel mercato che possa sopportare un taglio del 40 per cento delle entrate, senza avere alcuna possibilita' di abbattere i costi di produzione". Lo ha detto Luca Marino, titolare e direttore sanitario del Gruppo Marilab, nonche' delegato Unindustria per l'ambulatorieta' privata, nel corso dell'assemblea nazionale dei Laboratoristi italiani, che si e' svolta presso la sala Capranichetta dell'Hotel Nazionale, in piazza Montecitorio.
"Parliamo- ha proseguito Marino- di aziende ben organizzate e professionalizzate che, in molti casi, sono composte da decine o centinaia di lavoratori. Vere e proprie imprese che producono Pil e partecipano ampiamente al gettito fiscale dello stato, e che fanno parte di quel tessuto di piccole e medie imprese che da sempre sostiene il nostro paese. Parliamo di strutture che da piu' di 50 anni offrono un servizio sotto casa del cittadino di altissimo valore medico-scientifico. E forse non tutti sanno che in Italia, circa il 50% di queste prestazioni, e' eseguito nei laboratori privati accreditati". Allora, ha continuato, "dove andranno i cittadini a farsi fare il prelievo di sangue nel momento in cui i privati sospenderanno l'attivita' in convenzione? La risposta e' ovvia: dovranno pagare la prestazione privata oppure saranno costretti a rivolgersi alle strutture pubbliche. Ma ci siamo chiesti se queste strutture sono organizzate per accogliere piu' del doppio del lavoro attuale? Non mi risulta che il ministero e le regioni abbiano messo in atto un piano di ristrutturazione che possa portare a questo risultato".
"Al nostro ministro, allora, chiediamo di mettere mano ad una vera e propria riforma Sanitaria, che non si basi solo su tagli inefficaci e improduttivi, ma che prenda coscienza di tutte le componenti virtuose presenti all'interno del panorama sanitario. Per inserirle in un sistema che sia basato sul principio della sussidiarieta', all'insegna dell'efficienza e della produttivita', e che al centro della propria missione metta esclusivamente la salute del cittadino".
(Wel/ Dire)