(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 ott. - Usare sistemi che consentono un pronto accesso alla consulenza di esperti e alle informazioni del paziente, indipendentemente da dove il paziente e le informazioni risiedano, fa risparmiare tempo e soldi.
Soprattutto in caso di catastrofi o maxiemergenze. È stato presentato in anteprima mondiale, nel corso del IV congresso 'Great Network', il primo ecografo con sonde wireless.
Un'innovazione tecnologica, questa, pronta a rivoluzionare la medicina d'emergenza-urgenza. Ne e' convinto il professor Salvatore Di Somma, vicepresidente dell'associazione internazionale di medici e responsabile medicina d'Urgenza presso l'azienda ospedaliera Sant'Andrea di Roma, che alla Dire ha fatto il punto sui progressi della telemedicina.
"L'idea alla base del concetto- ha spiegato Di Somma- e' quella di riuscire a portare l'ospedale dal paziente e non viceversa. In situazioni critiche, infatti, bisogna dare una risposta quanto piu' tempestiva possibile, magari direttamente sul luogo dell'incidente. Sono quindi certo- ha concluso- che il nuovo ecografo wi-fi sara' un aiuto importantissimo nella cura dei traumi".
Telemedicina ma anche primo soccorso per pazienti traumatizzati. Nel corso del convegno si e' parlato anche di questo, di come porre in atto azioni salvavita in situazioni di disastrose o di emergenza, come un maxi incidente o un'alluvione. Secondo Vincenzo Natale, direttore del pronto soccorso medicina d'urgenza dell'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, "e' importante che ci sia una sinergia totale tra l'ambulanza del 118 e l'ospedale che prendera' in cura il paziente". Altrettanto fondamentale, pero', e' anche la necessita' di educare i laici attraverso dei corsi pratici a non fare danni davanti al trauma, "perche'- ha aggiunto Natale- su 100 casi di individui rimasti paralizzati, 40 sono dovuti ad un primo soccorso dato in maniera sbagliata, da persone accorse ad aiutare". Natale ritiene insomma che "il cittadino debba essere in grado di soccorrere il paziente per primo", e che dunque lo stesso "vado formato".
"Nell'emergenza l'improvvisazione non trova piu' spazio. Che si tratti di interventi di logistica per l'accoglienza dei migranti, piuttosto che di ospitare le folle che accorrono ad un giubileo o che hanno perso la casa in un terremoto, riusciamo a garantire operativita' in tempi molto brevi". Cosi' a margine del convegno il generale della Croce rossa militare italiana, Gabriele Lupini, ha voluto sottolineare l'importanza della tempestivita' in situazioni critiche. Ma di che tempi stiamo parlando? "Se il governo per esempio chiedesse alla Croce rossa di intervenire a Lampedusa- ha risposto il generale- ci vorrebbero pochissime ore per il primo intervento, e dalle 48 alle 72 per mobilitare un ospedale in luogo".
L'ultima sessione del congresso ha visto protagonista Federico Bianchi di Castelbianco, psicologo e psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia (Ido) di Roma, che ha messo nero su bianco i numeri del suo progetto, che ha visto il suo istituto impegnato nell'aiuto ai bambini dei territori colpiti dal terremoto abruzzese.
"Parliamo di un progetto che e' durato quattro anni- ha spiegato dal palco- un protocollo di aiuto con il quale, a seguito del devastante sisma, abbiamo supportato e formato gli insegnanti e che ha coinvolto duemilacinquecento bambini e millecinquecento adolescenti".
Qui tutte le video interviste: http://www.dire.it/home/4696-primo-ecografo-wireless.dire (Wel/ Dire)