Intercettate lesioni prima che manifestassero loro aggressivita'
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 nov. - Nel 2012 quasi 2.500 persone si sono sottoposte almeno una volta alle visite di anticipazione diagnostica. I controlli complessivi sono stati 3.552. Questi sono solo due dei numeri del bilancio di missione dello scorso anno della Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) Bologna. Presso l'ambulatorio oncologico si sono registrate, per esempio: 746 visite senologiche, 715 ecografie al seno (25 delle quali hanno richiesto ulteriori accertamenti causa noduli benigni o sospetti), 481 ecografie all'addome (186 per controllo prostata), 448 pap test, 367 visite grazie alla Campagna Nastro Rosa, 283 Hemoccult (di cui 8 positivi).
L'ambulatorio di dermatologia (in attivita' dal 2010) ha effettuato 1.438 mappature dei nevi mediante videomicroscopia a sonda ottica, uno degli ultimi arrivati nel campo della diagnosi del melanoma, il tumore maligno della pelle. Grazie a queste tecnologie innovative, Lilt e' riuscita a diagnosticare tre melanomi e 87 nevi displastici, considerati a oggi tra i piu' grandi successi: molte di quelle lesioni, infatti, nel tempo avrebbero manifestato la loro aggressivita'.
"Nel 2012 abbiamo compiuto 90 anni- racconta Domenico Francesco Rivelli, presidente Lilt sezione provinciale di Bologna- la Lilt, infatti, nacque il 25 febbraio 1922 proprio in questa citta'. Negli anni '60 ci siamo dedicati ai primi programmi di screening, ai primi pap test. Tra fine '70 e inizio '80 abbiamo cominciato con le mammografie, in pieni '80 abbiamo introdotto lo screening al colon retto. Per gli altri tumori, a oggi non esiste la possibilita' di una diagnosi precoce tramite screening, ma noi continuiamo a lavorare e a credere nella nostra missione".
Quanto al bilancio di esercizio (la Lilt e' un'associazione di promozione sociale senza scopo di lucro), nel 2012 i proventi sono stati, in totale, 248.394 euro (215.427 nel 2011). Il 24% e' raccolto durante le manifestazioni (banchetti informativi durante le campagne nazionali, cene di raccolta fondi, distribuzione bottiglie d'olio nella Settimana della prevenzione, stelle e addobbi di Natale, calendari "Pedalare controvento"), il 22% arriva da donazioni, il 19% da istituti di credito, enti pubblici e privati, il 13% da aziende, l'11% dal 5 per mille, il 9% da quote associative e il 2% da proventi patrimoniali. Le quote associative risultano in calo rispetto allo scorso anno: cio' e' dovuto al fatto che la quota e' stata diminuita per limitare le uscite in un periodo di austerity (i soci, in realta', sono in aumento). Ridotti risultano anche i proventi da aziende, ma il dato e' legato alla stagionalita' delle campagne, spesso spalmate su due anni.
Gli oneri ammontano a 243.717 euro (206.769 nel 2011): l'8% se ne va in comunicazione e foundraising, il 33% sono i costi fissi di gestione, il restante 59% e' riservato all'attivita' istituzionale (nello specifico, 12.376 euro per le campagne, 131.488 per la prevenzione). In campo preventivo, nel 2011 e' nato 'La prevenzione non ha colore', percorso triennale di sensibilizzazione diagnostica delle donne straniere, portato avanti con le associazioni Pace Adesso-Peace Now Onlus e Manos sin fronteras. Obiettivo, sottoporle a visita senologica con ecografia mammaria e pap test. Lo scorso hanno sono state effettuate 120 visite, quest'anno gia' 150, e il progetto finira' solo il prossimo marzo. Recentemente sono state coinvolte alcune donne cinesi: un successo inaspettato, un segnale importante per il futuro.
Tra gli eventi organizzati nel corso del 2012: la Settimana nazionale della prevenzione (per la sensibilizzazione sull'importanza dell'adozione di un corretto stile di vita. In particolare in campo alimentare), la Giornata mondiale senza tabacco, la Notte bianca della prevenzione, la Campagna Nastro Rosa (per sconfiggere il tumore della mammella nelle donne).
Il lavoro di Lilt si articola in tre attivita': la prevenzione primaria (educazione alla salute attraverso materiale didattico-informativo, campagne, conferenze aperte al pubblico, giornate di studio e tavole rotonde, incontri nelle scuole, lotta al fumo e all'alcol, consigli per una corretta alimentazione e riguardo l'esposizione solare); la prevenzione secondaria, ovvero la fase diagnostica (visite, ecografie, screening); l'attenzione al malato, che si sviluppa come counselling oncologico rivolto a malati e familiari, sostegno psicologico, supporto nella tutela dei diritti del paziente (nel 2012 sono state assistite cinque persone in collaborazione con Inca-Cgil). (Dires - Redattore Sociale) (Wel/ Dire)