(DIRE - Notiziario Salute) Roma, 27 mar. - "Non cancellare la psicologia negli ospedali, risorsa etica e di efficacia che contribuisce in modo significativo a fare dell'ospedale un luogo piu' umano e a misura di persona, ad aumentare l'appropriatezza e l'integrazione delle cure". E' quanto chiede il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi, aderendo ad un appello lanciato da numerose societa' scientifiche operanti in ambito ospedaliero.
"Serve invece- ricorda ancora il Consiglio Nazionale- rafforzare la psicologia negli ospedali per risparmiare dolore e ridurre i costi della sanita'". Nell'appello, gli psicologi ricordano che il ricovero ospedaliero e' legato spesso a gravi problemi di salute, alla necessita' di affrontare esami o interventi invasivi, allo stress del ricovero: ansia, depressione e lo stesso stress, incidono non solo sul vissuto della persona ma anche sull'organismo. E "disporre di un sostegno psicologico per molti pazienti e per i loro familiari puo' essere davvero importante cosi' come per il personale ospedaliero".
"Mentre gli utenti sempre di piu' chiedono una risposta su questi aspetti il governo e le Regioni- ricorda ancora il Consiglio- si apprestano, con l'approvazione degli 'standard ospedalieri', a cancellare la psicologia pubblica in ospedale, lasciandoli interamente il peso di questi problemi sulle spalle dei malati e delle loro associazioni". Serve, al contrario che "introducano nel regolamento che disciplina gli standard le opportune modifiche che consentano di conseguire una riduzione della spesa: tutto cio' non attraverso tagli generici alle attivita' ma con processi di miglioramento dell'appropriatezza clinica ed organizzativa - come quella espressa dalla psicologia ospedaliera - la cui vistosa assenza deve essere colmata senza indugio". Su http://firmiamo.it/non-cancelliamo-la-psicologia-in-ospedale-appel lo#petition l'Appello per la Psicologia ospedaliera ed il Documento di consenso per la Psicologia ospedaliera.
(Gas/ Dire)