OLTRE 200MILA DONNE ITALIANE INTERESSATE AL PROBLEMA DELLA FRAGILITÀ OSSEA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 mar. - Il 2012 e' stato un anno di grandi successi per la Campagna "Stop alle Fratture", il progetto educazionale sulla fragilita' ossea, causata dall'osteoporosi severa, rivolto all'intera popolazione femminile dai 50 anni in su.
Promossa da Siommms (Societa' italiana dell'osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro), Siot (Societa' italiana di ortopedia e traumatologia), Sir (Societa' italiana di reumatologia), Ortomed (Societa' italiana di ortopedia e medicina) e Gisoos (Gruppo italiano di studio in ortopedia dell'osteoporosi severa), la campagna e' nata con l'obiettivo di informare correttamente tutte le donne sulle conseguenze legate alla fragilita' ossea, mettendo in atto interventi di natura preventiva: unica strada utile ad arrestare la spirale discendente della salute e della qualita' della vita di chi e' affetto da osteoporosi severa.
Con questo obiettivo, per il secondo anno consecutivo, il sito web www.stopallefratture.it e' stato il principale strumento informativo, sia sulla patologia (osteoporosi severa e fragilita' ossea) che sui trattamenti disponibili, diventando pero' sempre piu' interattivo e ricco di servizi 'a misura' delle potenziali pazienti. Nello specifico, i risultati registrati dal sito durante tutto l'arco del 2012 hanno, di fatto, confermato il grande interesse del pubblico per i contenuti a loro disposizione. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2012, il sito ha registrato 216.588 visite, con oltre 187.650 visitatori unici, per un totale di oltre 593.400 pagine visitate e un tempo medio di permanenza di oltre 1' e 35'', prova di una grande attenzione per gli argomenti proposti, soprattutto per le sezioni "Che cos'e' la Fragilita' Ossea" e "Diagnosi". Tra le novita' piu' gettonate, si segnala il Defra Test online, test di autodiagnosi per le donne over 50 che vogliano valutare il rischio personale di fratturarsi nei successivi 10 anni, ovvero: basso, medio, elevato, molto elevato. Durante tutto il 2012, questo strumento e' stato utilizzato da oltre 29.000 utenti, oltre 14.000 delle quali presentavano un rischio alto/elevato. Proprio le pazienti a piu' alto rischio, inoltre, hanno potuto usufruire del servizio '100 Medici Stop alle Fratture' che prevede un consulto personalizzato, via e-mail, con uno specialista della propria area geografica di appartenenza (Provincia o Regione). Si tratta di una selezione di 100 specialisti di riferimento nell'ambito delle malattie metaboliche dell'osso, appositamente formati per dare raccomandazioni su come prevenire le eventuali fratture da fragilita' o per consigliare una visita presso i Centri autorizzati per il trattamento dell'osteoporosi severa su tutto il territorio nazionale, da maggio a dicembre 2012, sono state inviate 627 domande agli specialisti Stop alle Fratture. Anche il primo Doctor Locator dei centri e degli specialisti per il trattamento dell'Osteoporosi Severa, presente sul sito con oltre 580 strutture in tutte le Regioni italiane, suddivise per regione e provincia di appartenenza e complete di indirizzi e riferimenti per prenotare una visita, ha riscosso un ottimo successo con 84.382 ricerche effettuate, dimostrando di essere uno strumento utile per tutte le potenziali pazienti. "Questa prima iniziativa nazionale si e' dimostrata fondamentale per informare le donne sulla fragilita' ossea e sui rischi di ri-frattura, indirizzandole poi verso gli specialisti e i centri ospedalieri dedicati nelle zone di residenza - afferma Silvia Migliaccio, membro del Comitato Scientifico della campagna - Nel 2013, quindi, continueremo a concentrare i nostri sforzi, per assicurare alle donne over 50 una migliore qualita' di vita, evitando rischi che possono essere prevenuti con semplici esami diagnostici. L'importanza della prevenzione, inoltre, si traduce anche nella possibilita', di evitare costi sanitari e sociali sempre crescenti, conseguenti all'ospedalizzazione, alla necessita' di una lunga assistenza post-ricovero e anche ai disagi fisici e psicologici non solo della paziente, ma anche di tutta la famiglia".
(Wel/ Dire)