(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 mar. - Le donne che partoriscono maschi possono vivere meno rispetto a quelle che generano femmine. Infatti, il rischio di morte per le prime e' aumentato del 7% per ogni figlio nato. Lo dimostrerebbe uno studio condotto dall'Universita' di Turku in Finlandia sugli abitanti dei villaggi della zona pre-industriale della Scandinavia. Inoltre, partorire maschi invece che femmine sarebbe piu' pericoloso nelle zone povere di cibo e assistenza sanitaria.
Lo studio, pubblicato in 'Biology Letters', si basa su precedenti ricerche presentate dalla rivista 'Science' piu' di dieci anni fa, rivelando che la vita di una donna poteva essere ridotta di 34 settimane in media ad ogni figlio nato. Al contrario, le figlie allungano la durata di vita della madre (anche se non in modo statisticamente significativo). Certamente, oltre ai fattori biologici inciderebbero anche quelli culturali. "Le ragazze hanno maggiori probabilita' di aiutare i genitori nella conduzione domestica- precisa Samuli Helle, una delle autrici della ricerca- abbiamo bisogno di piu' dati, come ad esempio il numero di figli rispetto alle figlie che aiutano nei compiti di tutti i giorni, a che eta' hanno effettivamente iniziato a lavorare fuori casa e cosi' via". Ma Grazyna Jasienska, che studia la longevita' e la salute riproduttiva in Polonia, ritiene invece che gli "effetti dei figli nella vita di una donna sono certamente reali, e sono probabilmente legati ai fattori biologici come l'allattamento al seno".
(Wel/ Dire)