(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 mar. - Il quarto convegno sulla Medicina di genere organizzato dalla Fondazione Istituto Neurologico 'Carlo Besta' a pochi giorni dalla celebrazione della Festa della Donna, con il contributo dei maggiori esperti italiani della materia, ha approfondito le problematiche che una donna si trova a dover affrontare a seguito di una diagnosi di tumore cerebrale. Interventi scientifici verranno alternati da testimonianze di donne che sono state colpite da questa patologia.
Il convegno, organizzato e presieduto da Barbara Garavaglia, Presidente del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunita', la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (C.U.G.) della Fondazione Besta, e' stato introdotto dai saluti di Pierluigi Zeli, Direttore Generale della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico "Carlo Besta", e da Carolina Pellegrini, Consigliera di Parita' della Regione Lombardia.
Nella sessione mattutina sono intervenuti Amerigo Boiardi, primario emerito dell'U.O. Neuroncologia Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, Rossella Merli, neurochirurgo degli Ospedali Riuniti di Bergamo, i neurologi Gaetano Finocchiaro, Antonio Silvani, Marica Eoli della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e Alessandra Graziottin, del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica Ospedale San Raffaele Resnati. "Il tumore al cervello - ha spiegato Alessandra Graziottin - e' il paradigma di come un tumore possa colpire i tre domini principe della sessualita' della donna: identita' sessuale (composta di femminilita', maternita', erotismo, ruolo sociale), funzione sessuale e relazione di coppia".
"Un approccio multidisciplinare qualificato - ha aggiunto Graziottin - puo' aiutare le donne operate al cervello, e i loro partner, a recuperare una migliore qualita' di intimita' ed erotismo, se desiderati". Infine, ha poi concluso Alessandra Graziottin, "e' necessaria una maggiore disponibilita' dei medici a parlare anche di sessualita' con le loro pazienti. La collusione del silenzio domina. Segno che il problema c'e' e che il tabu' ad affrontarlo dipende anche dalla chiusura del personale sanitario. In positivo, c'e' oggi una crescente richiesta da parte delle donne di migliorare la loro qualita' di vita. Molte trovano per la prima volta il coraggio di affrontare l'insoddisfazione della propria intimita' sessuale proprio combattendo il loro tumore. Moltissime vogliono ritrovare un'intimita' smarrita o ferita a causa di mesi e anni di cure". "Ogni anno in Italia - ha ricordato Gaetano Finocchiaro, neurologo della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta - circa 8000 persone si ammalano per un tumore del sistema nervoso - . Piu' alta e' poi la percentuale di pazienti affetti da metastasi al sistema nervoso che partono da tumori originati in un altro organo. In generale nei tumori cerebrali la frequenza maggiore e' a carico del genere maschile. Questo e' particolarmente vero per il piu' frequente tra questi, il glioblastoma multiforme. Una importante eccezione e' costituita dal meningioma. Si tratta in realta' di un tumore che non origina dal tessuto nervoso, ma dalle meningi, che lo circondano. Il meningioma e' il piu' frequente tumore endocranico ed e', in circa l'80% dei casi, benigno".
La rimozione chirurgica, ha concluso Finocchiaro, "puo' permetterne la guarigione. I meningiomi atipici o anaplastici, invece, tendono a recidivare e richiedono spesso interventi ripetuti e il trattamento con radioterapia. I meningiomi esprimono recettori per estrogeni e progesterone e possono crescere notevolmente durante la gravidanza".
Nel pomeriggio sono state date informazioni su come le istituzioni possono aiutare le donne malate ad affrontare le problematiche sociali e di vita quotidiana che la malattia produce. Saba Motta, responsabile della Biblioteca Scientifica e del Paziente, ha illustrato l'esperienza del Besta con il Punto Informativo Neuro-Oncologico (P.I.N.O.), un servizio di supporto e accoglienza rivolto ai pazienti oncologici e ai familiari per rispondere al bisogno informativo e facilitare il rapporto medico-paziente. Gli utenti che accedono annualmente al servizio sono circa duecento, ma da giugno 2012 a febbraio 2013 sono state gia' soddisfatte 274 richieste di informazioni. Tuttavia gli argomenti chiesti sono molti di piu', nel senso che ogni persona domanda informazioni su piu' aspetti della malattia e spesso ritorna al punto di accoglienza e informazione per approfondimenti. Fra il materiale informativo maggiormente richiesto troviamo il libretto sui Tumori Cerebrali, a seguireá i Diritti del Malato, i trattamenti, l'alimentazione e quelli che riguardano la sfera psicologica, affettiva e comunicativa. Nello stesso periodo i fruitori del Punto Informativo sono stati 138, di cui circa il 70% donne. Per quanto riguarda la tipologia di utenza che ha avuto accesso al servizio, i pazienti rappresentano il 48% áseguiti dai áfamiliari di vario grado (40%). La psicologa Claudia Finocchiaro e la neurologa Elena Lamperti, a loro volta, hanno illustrato le strategie di supporto che l'Istituto Besta ha attivato per i pazienti e loro caregiver come i corsi di rilassamento. L'evento e' stato patrocinato dalla Regione Lombardia, dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna, dal Gruppo Studio Donna e Malattie Neurologiche della SIN, dall'Associazione Besta Women In Network (BeWIN), dall'Associazione Donne e Scienza e dall'Associazione Donne in Rete.
(Wel/ Dire)