SANITA' IMOLA. PRC: BLACK OUT? NO PROPAGANDA, MA BASTA TAGLI
"VERI PROBLEMI SI CERCANO COMINCIANDO DA TESTA, NON DA CODA"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 mar. - "Individuiamo quali sono i veri problemi, chi li ha causati e quali sono le soluzioni, cominciando dalla testa e non dalla coda solo per mera necessita' propagandistica". Il Prc di Imola si inserisce cosi', con una nota, nel dibattito nato attorno ai recenti black out verificatisi all'Ospedale di Santa Maria della Scaletta.
Innanzitutto "non possiamo che prendere atto che nonostante il grave inconveniente, le condizioni per la salvaguardia degli utenti sono state tutte garantite- riconosce il Prc- e che questi incidenti cesseranno con la conclusione dei lavori alle cabine elettriche".
Cio' che invece e' importante "denunciare", continua la nota, "e' che a causa dei governi Berlusconi fino all'ultima legge di stabilita' del governo Monti il Sistema sanitario nazionale e' stata la vittima di tagli insostenibili per garantire un sistema universalistico". Di conseguenza, "le prese di posizione di alcuni partiti politici imolesi rispetto ai black out sia speculativo in considerazione della sadica determinazione espressa dal governo Monti- scrivono da Rifondazione- di recidere i nervi e le arterie di un sistema sanitario pubblico, che fino ad oggi ha difeso come poteva (purtroppo non la garantisce piu' da anni) la salute degli italiani". Per quanto riguarda poi lo stipendio della direttrice Maria Lazzarato e degli altri dirigenti dell'Ausl, bisogna chiarire che "occorre una legge che imponga un tetto agli stipendi di manager pubblici e privati- scrive il Prc- come chiedeva una proposta di legge depositata da Rifondazione comunista in Parlamento gia' nel 2001 e neppure mai discussa". Infine, il Prc propone "una battaglia, in accordo con le organizzazioni sindacali e dei lavoratori, che coinvolga in un processo di partecipazione anche gli utenti e tutti i cittadini per fermare la politica dei tagli".
(Wel/ Dire)
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