(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 mag. - Un progetto per aiutare i pazienti a superare problemi, sia fisici che psicologici, trovare 'dritte' di comportamento, non lasciarsi scoraggiare dalla malattia. In una sola parola, per essere belli. E' Pso Beautiful, il percorso contro la psoriasi promosso da Adipso, Adoi, Associazione dei Dermatologi Ospedalieri Italiani e SIDeMaST, Societa' Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, e realizzato grazie al sostegno incondizionato di Msd. L'obiettivo e' semplice: dare un valido aiuto a pazienti che spesso non seguono come dovrebbero le terapie, perche' il lasso di tempo che li separa dai risultati e' spesso fonte di scoraggiamento.
"Il progetto Pso Beautiful, come tutti i progetti orientati verso il malato di psoriasi non solo e' importante, ma indispensabile per favorire e migliorare la qualita' della loro vita- spiega la presidente Adipso, Mara Maccarone- il problema principale e' quello del confronto quotidiano con le persone che ti circondano negli ambienti di lavoro, nelle scuole per i giovani, in palestra, dal parrucchiere e d'estate soprattutto al mare e in piscina. Anche la scelta dell'abbigliamento condiziona pesantemente la vita quotidiana preferendo anche nella stagione calda maniche lunghe e pantaloni. Perfino le scelte sociali condizionano la vita relazionale dei malati portandoli a evitare incontri e luoghi pubblici. La societa' di oggi impone degli stereotipi in cui l'immagina estetica positiva viene considerata la componente principale nel pregiudizio dell'opinione pubblica. La psoriasi e l'artrite psoriasica vengono percepite dal pubblico in modo distorto, perche' l'impatto negativo di tali malattie determina oltre ai problemi psicologici anche quelli estetici, soprattutto nella donna".
All'interno del progetto si trova anche un tutorial, realizzato con la partecipazione del look maker Diego Dalla Palma, per insegnare alle persone colpite da psoriasi come attenuare i segni sul corpo. Sono vere lezioni di camouflage, o maquillage correttivo. Si tratta di una tecnica cosmetica che puo' aiutare a coprire gli inestetismi cutanei sia temporanei che permanenti, in attesa dei miglioramenti prodotti dai trattamenti farmacologici. A spiegare le tecniche sara' anche la dermatologa Rosanna Barbati. "Il camouflage, che non deve assolutamente essere considerato un'alternativa alle terapie farmacologiche- precisa Barbati, responsabile Dermatologia all'ospedale Sant'Eugenio di Roma- nei pazienti affetti da psoriasi e artrite psoriasica, puo' dare un aiuto concreto dal punto di vista psicologico per gli effetti positivi sulla percezione di se'. Possiamo quindi considerare il camouflage un alleato delle diverse terapie disponibili, da quelle topiche a quelle sistemiche che utilizzano derivati della vitamina A o immunosoppressori. Gli ultimi ritrovati sono i farmaci biologici, che rappresentano una preziosa risorsa da utilizzare quando gli altri farmaci non sono efficaci. Il camouflage e' dunque un sostegno alla qualita' di vita quotidiana, che affianca ma non sostituisce in ogni caso le terapie".
Il video-tutorial sul camouflage e' disponibile, insieme ad un opuscolo esplicativo, sul sito www.psoriasionline.it, punto di riferimento per quanti soffrono di psoriasi e artrite psoriasica. Una malattia cronica della pelle che colpisce piu' di 100 milioni di persone al mondo, circa 2 milioni e mezzo in Italia. Si manifesta con la comparsa di chiazze, inizialmente rossastre e rotondeggianti e ricoperte di squame di colore bianco-argenteo con il progredire della patologia.
(Wel/ Dire)