AZZERA LICENZIAMENTI E RESPINGE PASSAGGIO A GESTIONE PRIVATA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 mag. - "Azzerati i licenziamenti, respinta la deroga al contratto e il contratto sanita' privata. Dopo mesi di lotte, di arroganza da parte dell'amministrazione, che fino a ieri perseverava nel muro contro muro, dopo una trattativa durata 17 ore, e' stato siglato all'alba del 10 maggio l'ipotesi di accordo per il San Raffaele". Cosi' dichiara, in una nota, l'Unione sindacale di base (Usb).
Ecco, nel dettaglio, i risultati della trattativa. Salvi i posti di lavoro: reintegrati - e non riassunti, come voleva l'azienda - i 64 lavoratori che avevano ricevuto le lettere di licenziamento e bloccati gli ulteriori 180 licenziamenti.
Respinta la deroga al contratto (articolo 8) e respinto il passaggio al contratto della sanita' privata. Diminuite le decurtazioni salariali, gia' attuate dallo scorso gennaio da parte aziendale, con un taglio che si applica esclusivamente al salario accessorio ed e' minore di quello richiesto dall'azienda, con decurtazioni piu' pesanti applicate a chi negli anni ha accumulato elargizioni 'ad personam'. Ritirati, inoltre, tutti i pesanti provvedimenti disciplinari, emanati dall'amministrazione nei confronti dei lavoratori che nel corso delle lotte avevano superato le ore di assemblea previste.
L'ipotesi di accordo raggiunta, fa sapere l'Usb, verra' sottoposta all'assemblea dei lavoratori, che dovranno decidere se ratificarlo o meno in vista dell'incontro con la Regione Lombardia, che si terra' giovedi'.
L'Usb, nella nota diffusa, sottolinea che, "ancora una volta, la lotta paga e fa bene ai posti di lavoro e alla qualita' dei servizi. Se fosse stato per Cgil, Cisl e Uil, che oggi cantano vittoria per l'esito della trattativa, l'odierna ipotesi d'accordo non ci sarebbe mai stata, dato che da subito quelle organizzazioni sindacali avevano accettato tutte le richieste dell'amministrazione, proposto cassa integrazione e contratti di solidarieta', invitato i lavoratori a votare si' ad un referendum inaccettabile e, da ultimo, revocato lo sciopero dell'8 maggio scorso". E ribadisce che - solo attraverso la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici, e di chi come l'Unione sindacale di base ha sempre dato loro ascolto e sostegno - e' stato possibile il raggiungimento del risultato odierno e salvaguardata la possibilita' di conquista dei diritti e del salario futuri. Il sindacato per questo, conclude la nota, "manterra' alta la vigilanza, anche in attesa della presentazione a giugno del bilancio del San Raffaele. Nel caso in cui non venga dimostrato, inequivocabilmente, il buco nei conti dichiarato dall'amministrazione, che ha portato ai licenziamenti, i lavoratori e le lavoratrici saranno nuovamente in prima fila per riottenere il salario attualmente decurtato".
(Wel/Dire)