(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 mag. - In questi giorni il gioco d'azzardo e' tornato "tristemente" alla ribalta. "Un criminale, che non puo' assolutamente essere giustificato in nessun modo e per nessuna ragione, ha sparato a dei carabinieri durante il giuramento del nuovo governo. Secondo il Procuratore Laviani 'lui voleva sparare sui politici', poi ha ripiegato su coloro che comunque rappresentano lo Stato: i carabinieri. La riflessione che voglio fare non e' su quanto l'azzardo possa portare allo sfaldamento delle relazioni personali e alla disperazione, bensi' sul fatto che il criminale ha individuato nello Stato la causa della sua disperazione. Ora mi chiedo: quanti sono gli italiani che pensano che lo Stato sia responsabile per questa continua proliferazione di giochi d'azzardo? Quanti si indignano per un fenomeno autorizzato e promosso dallo Stato che sembra non accorgersi dei costi sociali ad esso collegati, non prevedendo neppure ancora nessun fondo per la cura dei giocatori patologici? Credo che siano molti gli italiani che vedono in questo qualcosa di 'malato', di non etico, di non rispondente al Paese che vorremmo". Lo ha scritto Matteo Iori, presidente dell'associazione onlus 'Centro Sociale Papa Giovanni XXIII'.
"Da tempo sottolineo con preoccupazione l'eccessiva vicinanza della politica alle industrie del gioco d'azzardo, e l'ho sempre fatto anche in contesti non particolarmente semplici, come lo scorso 11 febbraio quando, al Senato- ha proseguito Iori- ho presentato una relazione proprio su questo tema. Ora un nuovo governo sta guidando il Paese. E' sicuramente un governo nel quale siedono alcuni dei ministri migliori che potrei immaginare; ma altrettanto sicuramente ho grosse perplessita' su altri e forti dubbi sul fatto che questo governo possa cambiare qualcosa sul gioco d'azzardo".
(Wel/ Dire)