(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 lug. - Quello che dovrebbe essere il momento piu' bello della vita di una donna, talvolta, puo' trasformarsi in un evento tragico. Secondo alcuni studi, i cambiamenti corporei che avvengono nel periodo della gravidanza possono rendere la futura mamma piu' predisposta all'ictus cerebrale. In base ai dati pubblicati su 'Stroke', il giornale ufficiale dell'American Heart Association, "l'incidenza del fenomeno e' di solo 26 casi su 100 mila", ma a preoccupare e' "il significativo incremento registrato negli ultimi 10 anni, con un aumento del 54%".
Queste cifre hanno allertato la comunita' scientifica spingendo molti specialisti, in particolar modo americani, ad approfondire il rapporto tra ictus e gravidanza, suscitando la preoccupazione di molte future mamme e l'interesse generale per la questione.
"E' inevitabile che nel periodo di gestazione il corpo di una donna subisca dei cambiamenti profondi a livello ormonale e fisiologico: ipervolemia (aumento del volume del sangue circolante), vasodilatazione e trombofilia", ha commentato Valerio Sarmati, specialista in riabilitazione neurocognitiva post ictus cerebrale.
Principalmente, spiega l'esperto, "questi episodi di verificano con soggetti che presentano specifici fattori di rischio, che possono essere accentuati dalla gravidanza, ma che in ogni caso andrebbero tenuti sotto controllo". Purtroppo, continua, "e' vero anche che esistono problemi specifici legati alla gestazione che possono aumentare il rischio di ictus: la preeclampsia, spesso asintomatica, e l'eclampsia (o tossiemia)".
La gestione dell'ictus in gravidanza, prosegue Sarmati, "e' una questione estremamente complessa poiche', se e' estremamente necessario intervenire con dei farmaci, c'e' comunque da tenere conto dell'eventuale tossicita' che gli stessi possono avere per il feto".
E' quindi necessario, conclude l'esperto, che "quando possibile, si prevenga l'insorgenza dei fattori di rischio stessi, cercando di evitare l'obesita', il fumo e curando l'alimentazione, e per quei problemi su cui non si puo' intervenire cambiando lo stile di vita e' bene rivolgersi a un medico che potra' tenere la situazione sempre sotto controllo".
(Wel/ Dire)