LO RIVELA RICERCA ANGLO-AUSTRALIANA CONDOTTA SU 4.714 MINORI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 lug. - Alcune difficolta' di apprendimento, sofferte nell'infanzia, potrebbero derivare dall'assunzione di alcol nella fase prenatale. A rivelarlo e' uno studio anglo-australiano, che aggiunge: "I bambini esposti ad una forte assunzione di alcol nel primo trimestre di maternita' possono avere il doppio delle probabilita' di incorrere in difficolta' nella lettura. Problematiche che emergerebbero nella scrittura se esposti invece ad occasionali 'binge drinking' da parte delle madri in gravidanza".
La ricerca, condotta dal Centro di ricerca per la salute della popolazione della Curtin University di Perth (Australia), insieme al Telethon Institute for Child Health Research (West Perth, Australia) e all'Unita' di epidemiologia perinatale nazionale dell'Universita' di Oxford (Regno Unito), ha preso in esame la relazione tra la dose, il modello e il tempo di esposizione alcolica delle donne in gravidanza rispetto all'emergere di problemi connessi alla lettura, scrittura, ortografia e matematica dei loro figli tra gli 8 e i 9 anni.
Il campione esaminato e' di 4.714 bambini nati da donne non indigene in Australia occidentale tra il 1995 e il 1997, in base al livello di alfabetizzazione. Circa l'86% dei bambini esaminati (4.056) ha mostrato rendimenti scolastici positivi tra gli 8 e i 9 anni, poiche' si trattava di un gruppo di riferimento che comprendeva quelle donne che seppur bevevano alcol prima di restare incinta, avevano deciso di astenersi dal bere durante la gravidanza. Infine, l'esposizione prenatale ad una quantita' di alcol bassa o moderata non e' stata associata ad uno scarso rendimento scolastico.
(Wel/ Dire)