CHE SI TERRÀ METÀ PROSSIMA SETTIMANA. PRESENTI MOLTI SCIENZIATI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 giu. - La Carta scaligera sul cancro gastrico nasce da un lungo esercizio durato diversi mesi che ha visto impegnati un gruppo di esperti di fama mondiale, in rappresentanza della comunita' scientifica internazionale, e che e' stato possibile grazie all'applicazione di raffinate specifiche tecniche online per il consenso a distanza, tra le altre la Tecnica Delphi. La Carta verra' presentata, discussa e sottoscritta da centinaia di scienziati riuniti al 10° Congresso sul Cancro Gastrico che si terra' a Verona (Italia).
L'obiettivo del documento, pur non desiderando stabilire nuovi diritti con valore legale, e' quello di gettare le basi e i principi per l'articolazione di una visione comune universale e per l'applicazione di standard globali al fine di contribuire al miglioramento dell'efficacia ed dell'efficienza dei sistemi sanitari nella lotta contro gli effetti del cancro gastrico, e con il nobile scopo di migliorare la qualita' della vita delle persone colpite dalla malattia, rafforzando la qualita' della diagnosi precoce, il trattamento e la cura scrupolosa, il "follow up" successivo all'intervento chirurgico.
La Carta sottolinea, ripetutamente e con grande forza, interpretando il pensiero della societa' scientifica e civile mondiale, l'attenzione dei partecipanti al congresso soprattutto nei confronti delle persone piu' vulnerabili: non solo ai malati e alle loro famiglie, ma anche alle minoranze etniche, agli anziani, alle donne e ai bambini, alle persone affette da qualsiasi tipo di disabilita'.
Non ultimo, ma tra i punti principali del documento, il ruolo di primo piano che il congresso desidera dare ai criteri da seguire nei controlli da programmare ai pazienti dopo intervento di gastrectomia per cancro (tecnicamente definito: "Follow up post chirurgico") espressi in sette dichiarazioni allegate alla Carta. Queste, con un consenso che non ha precedenti, si pongono in contrapposizione con quanto affermato sinora dalla letteratura internazionale, affermando la necessita' di compiere il "follow-up post chirurgico" nonostante al momento attuale non abbia impatto sulla sopravvivenza dei pazienti. Il seguire infatti il malato nel corso della sua malattia dopo l'intervento chirurgico va in direzione di un processo di umanizzazione della cura a prescindere dagli aspetti economici e puo' aiutare in modo importante il malato e la sua famiglia dal punto di vista psicologico ed emozionale.
Dopo la firma, la Carta verra' inoltrata alle principali agenzie internazionali che si occupano di salute pubblica (Oms prima di tutto), all'Unione Europea ed ai singoli governi attraverso i loro ministri della Salute.
(Wel/Dire)