(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 giu. - "C'e' una percentuale che varia dal 7 al 15% di persone, nel mondo, che presenta allucinazioni uditive, ma che non ha nessun altro sintomo: si tratta di persone normali e non e' una sorpresa, perche' il DSM V (il manuale statistico dei disturbi mentali) parla di diversi sintomi e condizioni prima di poter diagnosticare una malattia". Lo afferma in una nota la professoressa Donatella Marazziti, professore di psichiatria all'Universita' degli Studi di Pisa.
Il nuovo Dsm V e' innovativo- afferma la Marazziti- nella parte in cui fissa la compromissione soggettiva e il funzionamento come requisiti base per poter formulare una diagnosi. Se mancano questi elementi e' scorretto fare diagnosi. "Non sono meravigliata della presenza di allucinazioni in persone non psicotiche- dice la Marazziti- specie in adolescenza, e su questo forse gli psichiatri si dovrebbero interrogare di piu', evitando stigmatizzazioni ingiustificate". La professoressa Marazziti ricorda come "non bastino certo uno o due sintomi per poter avere una malattia diagnosticata : altrimenti saremmo tutti malati, atteso che ognuno di noi si rispecchia in diverse condizioni".
Il cattedratico pone l'accento sulla "consapevolezza di malattia, che e' ancora un caposaldo della differenza tra le vecchie nevrosi e le psicosi" e fa un cenno sulla sindrome di Tourette, "che non intacca il senso di realta' o l'intelligenza, ma presenta tic motori e vocali semplici o complessi , quasi sempre associate ad ossessioni".
(Wel/ Dire)