RICERCA DELL'ARPA: COLPA DI CAMBIAMENTO CLIMATICO QUASI TROPICALE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 giu. - Ogni anno durante la stagione primaverile una parte consistente della popolazione soffre di allergia ai pollini, che si fanno via via piu' diffusi e potenti, soprattutto in citta'. Un fenomeno che si sta allargando a macchia d'olio, soprattutto nei bambini. Ma quali sono le cause? Come fare per prevenire il problema? A domande come queste il progetto di monitoraggio aerobiologico in Emilia-Romagna finanziato dalla Regione e sviluppato dall'Arpa ha provato a rispondere. Presentando la sua attivita' stamattina al convegno 'Cambiamento climatico, pollini e salute', a Palazzo D'Accursio in Comune a Bologna: in un arco di tre anni- conclusione prevista quest'anno- il progetto ha l'obiettivo di analizzare le variazioni dei calendari pollinici. I dati di rilevazioni annuali di una zona compresa fra tre localita' del bolognese, San Lazzaro di Savena, San Giovanni in Persiceto e San Pietro Capofiume, dicono che nelle zone piu' popolate e urbane (in questo caso San Lazzaro, a ridosso di Bologna) il livello di polline e graminacee e' molto piu' alto rispetto alle zone di campagna. Perche'? Come ricorda Gabriele Cortellini di Aaito (Associazione allergologi e immunologi territoriali e ospedalieri), la causa risiede nella maggiore presenza di polveri sottili Pm10 e soprattutto Pm2,5 (in grado di penetrare in profondita' nei polmoni), tra cui ci sono anche i pollini.
Pollini che progressivamente stanno diventando sempre piu' potenti e dannosi a causa del riscaldamento globale: l'aumento esponenziale dei gas serra, spiega Stefano Tibaldi, direttore generale di Arpa, incide sull'aumento delle temperature e sulla tropicalizzazione del clima, incrementando fenomeni di siccita' nei luoghi gia' secchi e di piogge abbondanti nelle zone gia' piovose; in Italia la prima conseguenza e' che piove meno, ma quando succede le precipitazioni sono molto piu' intense. In questo modo la vita delle piante viene stravolta. Crescono piu' in fretta e in un arco di tempo sempre piu' ampio, allungando notevolmente la stagione pollinica.
Anche per questo, come ricorda il direttore tecnico di Arpa Franco Zinoni, altrettanto fondamentale all'attivita' di monitoraggio risulta quella di prevenzione, sia con interventi tempestivi di sfalciatura sul territorio sia a livello sanitario potenziando il controllo medico e l'informazione verso i cittadini.
(Wel/ Dire)