(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 giu. - "Discutere di regole sulle e-cigs e' giusto, soprattutto se si parla con chi questo settore lo ha sviluppato in ricerca e tecnologia. Copiare un modello estero di regolamentazione, che non si basa su alcun dato scientifico, e' un ingiustificabile e superficiale atteggiamento da gregge. Sarebbe come dire 'combattiamo la criminalita' introducendo la pena di morte' solo perche' e' gia' regolamentata in alcuni Stati americani". Lo dichiara in una nota l'azienda Ovale, la principale del settore sigarette elettroniche in Italia e in Europa, in merito a una probabile regolamentazione del settore che potrebbe seguire il modello francese.
"La sigaretta elettronica- continua Ovale- non e' un prodotto del tabacco, non produce fumo e non ha combustione, ma e' un prodotto tecnologico e produce vapore. Non e', quindi, assolutamente possibile paragonarla alle sigarette tradizionali. Sarebbe opportuno, in ogni caso, aspettare i risultati delle ricerche scientifiche che sono in atto".
"Se l'Istituto superiore di sanita' vorra' vietare l'uso di questo dispositivo in pubblico- spiega l'azienda leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di e-cig- ci aspettiamo che faccia la stessa cosa per ferri da stiro, pentole a pressione, vaporizzatori da discoteca, dispositivi di pulizia a vapore. Se poi, come ormai sembra chiaro, tutto questo e' una scusa per dare un colpo a un settore che da' fastidio ad una serie di centri di potere, allora che lo si dica chiaramente.
"Se, invece, si vuole fare qualcosa di serio per regolamentare e disciplinare questo settore, che da un lato e' diventato un far west ma che dall'altro lato vede impegnate aziende serie come Ovale nella ricerca scientifica e nello sviluppo delle nuove tecnologie, nella creazione e organizzazione del lavoro, allora sarebbe opportuna l'istituzione di un tavolo come abbiamo chiesto gia' numerose volte. Perche' non si lascia la parola all'Unione Europea, che gia' sta lavorando sulla materia da diversi mesi e che ha gia' ribadito piu' volte il principio della libera vendita di questi prodotti tecnologici?" "Vietare la pubblicita' di questo prodotto, come se fosse la promozione di prodotti del tabacco, e' un atteggiamento incomprensibile e censorio. Occorre considerare il fatto che una sigaretta elettronica, di per se', non e' altro che una batteria, una resistenza, un serbatoio e un atomizzatore, tutti prodotti esclusivamente tecnologici. Proprio per questo e per garantire un corretto uso, Ovale- conclude la nota- ha utilizzato le proprie campagne pubblicitarie soltanto per fare informazione sull'utilizzo di questi dispositivi".
(Wel/Dire)