(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 giu. - "Indipendentemente dalle motivazioni per cui vengono vendute oltre 500 mila persone la usano verosimilmente come mezzo per ridurre o smettere di fumare. La fotografia che ci offre l'indagine Doxa mette in evidenza che e' necessario approfondire con metodologie scientificamente solide la reale capacita' di questo strumento per aiutare i fumatori a diventare ex fumatori". Lo ha detto Roberta Pacifici, direttore dell'Osservatorio fumo dell'Iss, nel corso di un convegno nell'ambito della Giornata mondiale antifumo 2013.
A proposito dei consumatori, il direttore dell'osservatorio ha spiegato che "rispetto all'eta' l'indagine rileva che nella fascia 15-24 la prevalenza dei consumatori di sigaretta elettronica e' piu' del doppio rispetto ai consumatori di sigarette tradizionali, il 23,6% utilizza sigarette elettroniche, l'11,6% le classiche". Tornando ai risultati dell'indagine, se tra coloro che usano le e-cig il 10% ha smesso di fumare le sigarette tradizionali, il 44% ha diminuito il numero leggermente, il 22,9% hai invece avuto un calo piu' drastico, mentre il 22,1% non ha affatto modificato le proprie abitudini in tal senso.
Sempre a proposito dei consumatori di e-cig, il 22,9% la usa da 4-6 mesi, il 40,8% da 2-3 mesi, il 36,3% da meno di un mese. Infine poco piu' della meta' dei fumatori di sigarette tradizionali (il 58%) ritiene che quelle elettroniche facciano meno male perche' non c'e' combustione di tabacco, mentre poco meno della meta', il 46,7%, e' convinto che sia un buon mezzo per smettere di fumare.
I centri antifumo, invece, non puntano su questa e-cig per far smettere di fumare visto che nel 2012, su 240 centri, il 91,2% non ne ha fatto uso.
(Wel/ Dire)