SANITA'. RETE CURE PRIMARIE, POLITICA FUORI, NO AUMENTO TICKET: LE 8 PRIORITÀ DEL PD
PRESENTATO A ROMA IL PROGRAMMA PER LA SALUTE DEL PARTITO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 gen. - Riqualificazione della rete delle cure primarie, piu' attenzione alla prevenzione, una nuova politica del farmaco. Ma, soprattutto, fuori i partiti dalle nomine dei dirigenti della sanita'. Sono alcune delle otto priorita' per il rilancio del comparto sanitario presentate dal Pd in vista delle prossime elezioni politiche. "Contestiamo- ha spiegato Paolo Fontanelli, responsabile Sanita' del partito- che il Sistema sanitario italiano non regge. Si tratta di fare le giuste scelte politiche. La nostra va in difesa del sistema universalistico. Bisogna valorizzare il comparto. La sanita' e' una priorita' assoluta. E' una spesa, al pari di quella dell'Istruzione, che non puo' essere messa sullo stesso piano di altri comparti. Va riqualificata- continua- ma non si puo' continuare con i tagli lineari". "Non e' vero che spendiamo troppo in sanita'- ha spiegato poi il senatore Pd Ignazio Marino, coordinatore del gruppo che ha stilato le proposte del partito per la sanita'- semmai e' vero che dobbiamo razionalizzare la spesa. Per esempio dobbiamo ridisegnare il rapporto fra ospedale e territorio e dire no al modello assistenziale americano pre-Obama basato sulle assicurazioni. La nostra e' una proposta di razionalizzazione, trasparenza nelle nomine negli acquisti e nei risulati, conservazione della modalita' di accesso universalistica al sistema sanitario nazionale". Il Pd dice no a "nuovi tagli e ticket" e reputa "sostenibile" il sistema sanitario nazionale.
Ecco le otto priorita' del Pd per la Sanita': - NUOVO RAPPORTO OSPEDALE-TERRITORIO: Bisogna puntare su poche strutturealtamente tecnologiche per i democratici per le emergenze e i casi acuti affiancate da strutture a bassa e media intensita' di cura dove assistere i pazienti con patologie croniche. Bisogna evitare doppioni e ridondanze.
- CURE PRIMARIE DA RIORGANIZZARE: Gli studi dei medici di medicina generale doevono "assicurare la gestione di cure e diagnosi di primo livello H 24, diffondendo sui territori quei servizi alla prevenzione e gestione dei fattori di rischio, delle cronicita' e delle disabilita'". Servono studi attrezzati, informatizzati, collegati con gli ambulatori specialistici e gli ospedali e con la rete dei servizi socio sanitari.
- MEDICINA DIFENSIVA: Per il Pd bisogna reare le condizioni affinche' i medici prescrivano visite ed esami solo quando e' opportuno. Per questo "servono linee guida e percorsi diagnostico-terapeutici scientificamente validi e verificati dalle societa' scientifiche; serve la tessera sanitaria digitale per ogni persona, in modo da poter verificare quali sono le terapie in corso e quelle passate ed evitare la duplicazione di esami gia' eseguiti; serve il monitoraggio delle attivita' diagnostiche sia nel pubblico che nel privato covenzionato. Deve essere poi "introdotta una legge sul rischio clinico che imponga l'introduzione di strumenti per la prevenzione degli eventi avversi ed il loro monitoraggio e riveda i meccanismi di assicurazione, al fine di garantire la copertura a tutti i professionisti del Servizio sanitario nazionale".
- PIU' PREVENZIONE: Per continuare a garantire il sistema universalistico e' indispensabile ridurre la pressione sul sistema stesso attraverso serie e incisive politiche per la prevenzione.
- FARMACI SI CAMBIA POLITICA Superare la cultura dell'emergenza permettendo alle aziende farmaceutiche una pianificazione delle loro attivita' su un periodo di 3-5 anni, evitando ripetuti e contraddittori interventi che destabilizzano e rendono il nostro Paese poco affidabile e poco appetibile per gli investimenti da parte delle grandi multinazionali.
- FEDERALISMO E SANITA': Per il Pd e' necessario affermare un processo di maggiore omogeneizzazione del sistema a livello territoriale e di qualita' delle prestazioni e dei servizi. In tal senso va rivisto e rafforzato il ruolo del Ministero della Salute che deve recuperare un'effettiva capacita' di governo delle politiche sanitarie, in un rapporto di piena e leale collaborazione istituzionale con le Regioni.
- FUORI I PARTITI DALLE NOMINE: Servono meccanismi diversi di selezione dei dirigenti del Servizio sanitario, trasparenti e verificabili. La selezione dei direttori generali, dei dirigenti e dei primari, deve avvenire secondo "chiari, motivati e visibili criteri esclusivamente basati sul merito" e "la selezione va fatta mettendo a confronto le candidature. Tutto il percorso va reso pubblico su internet".
- CITTADINI COINVOLTI: Per il Pd e' auspicabile "una grande operazione trasparenza" a partire dai risultati clinici di ogni ospedale che dovrebbero essere resi pubblici su internet, e messi a disposizione dei cittadini. Da pubblicare sui siti di ogni azienda ospedaliera e Asl anche i costi di acquisto di beni e servizi per favorire processi di trasparenza e concorrenza per rendere piu' omogeneo a livello nazionale l'intero settore e arrivare a una significativa riduzione generale dei prezzi di acquisto.
(Wel/ Dire)
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