LA RELAZIONE FINALE DELLA COMMISSIONE INCHIESTA ERRORI.
(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 23 gen. - Sono stati 570 in tutta Italia i casi di presunta malasanita' - tra errori del personale e disfunzioni - arrivati all'esame dellla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari da aprile 2009 a dicembre 2012. In 400 casi si e' registrata la morte del paziente. E' quanto emerge dalla relazione finale della Commissione. Tali eventi sono piu'' frequenti nelle Regioni in disavanzo, sottoposte ai piani di rientro. Il maggior numero di segnalazioni di presunti errori, ben 1 su 5, e' relativo al parto. Analizzando nel dettaglio la tabella della Commissione si scopre che 261 decessi sono legati a presunti errori medici e 139 a inefficienze di vario tipo. Da segnalre che la meta' del numero totale dei decessi (400) si e' registrata in due sole regioni: Calabria (87) e Sicilia (84). L'analisi, se da una parte fa emergere il capillare lavoro svolto dalla Commissione, dall'altra mostra il lato sinistro della sanita' nazionale: su 570 casi monitorati, ben 117 si sono verificati in Sicilia, 107 in Calabria, 63 nel Lazio, 37 in Campania, 36 in Emilia Romagna e Puglia, 34 in Toscana e Lombardia, 29 in Veneto, 24 in Piemonte, 22 in Liguria, 8 in Abruzzo, 7 in Umbria, 4 nelle Marche e Basilicata, 3 in Friuli, 2 in Molise e Sardegna, 1 in Trentino.
Anche per quanto riguarda i decessi, a finire sul podio piu' alto di questa triste classifica sono Calabria e Sicilia. Tra gli episodi all'esame della Commissione errori, i morti legati a presunti - presunti finche' la magistratura non lo accerta - casi di malasanita' in terra calabrese sono stati 87, in Sicilia 84. Seguono il Lazio con 42 morti, Campania 30, Emilia Romagna 28, Puglia 25, Toscana 22, Piemonte 18, Veneto 16, Liguria 14, Lombardia 13, Abruzzo 8, Basilicata e Umbria 3, Sardegna e Friuli 2, Trentino, Marche e Molise 1.
(Wel/ Dire)