(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 20 feb. - Uno studio dell'Universita' del Maryland e pubblicato sul recentissimo numero di Morbidity and Mortality Weekly Report, ha focalizzato l'attenzione sull'esposizione acuta dall'insufficienza renale in seguito all'assunzione di cannabinoidi sintetici. Lo studio e' stato condotto in sei stati americani da marzo 2012 a dicembre 2012. Secondo tale ricerca, i cannabinoidi sintetici, noti anche come marijuana sintetica, K2 e Spices, sono sostanze psicoattive chimicamente simili al principio attivo della marijuana. Lo studio e' partito grazie ad alcuni ricoveri ospedalieri del Wyoming, per una inspiegabile insufficienza renale acuta riscontrata in pazienti molto giovani dopo l'uso di marijuana sintetica.
In 6 stati, sono stati rilevati 16 casi di marijuana sintetica associata al danno acuto renale: nel Kansas in cui si evidenzia 1 paziente di 26 anni con valore di creatinina pari a 7,7 il valore normale varia da 0,6 a 1,2 mg/dL, 2 pazienti con un'eta' pari a 15 anni avente valore di creatinina 6,2-11,5mg/dL, 6 pazienti in Oregon con eta' compresa tra i 15 anni e i 27 anni con valore di creatinina che varia tra 4,7 a 10,6 mg/dL, 2 casi a New York con un'eta' che varia tra i 30 e i 33 anni valore di creatinina 3,3-9,0 mg/dL, 1 caso in Rhode Island con un'eta' pari a 25 anni e il valore di creatinina pari a 21,0 mg/dL ed infine 4 casi in Wyoming con eta' compresa tra i 15 anni e i 21 anni con valore di creatinina che oscilla tra 4,1 - 6,8 mg/dL. Tutti questi pazienti sono stati ricoverati per problemi di insufficienza renale e sono stati trattati con emodialisi. Inoltre, nessun paziente aveva sofferto di insufficienza renale prima dell'assunzione della marijuana sintetica.
Il rapporto CDC suggerisce che i medici che si occupano di adolescenti sani e giovani adulti che hanno un inspiegabile danno renale acuto, dovrebbero ricercare se vi e' stato un uso di marijuana sintetica e segnalare questi casi ai centri antiveleni. (Fonte: www.droganews.it) (Wel/ Dire)