(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 feb. - Una guerra tra medici e infermieri per contendersi le competenze e' una strada sbagliata che rischia di indebolire ulteriormente il servizio sanitario e danneggiare tutti, a partire dai cittadini. Cosi' in una nota Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp-Cgil, e Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici.
La bozza di accordo sulle professioni infermieristiche, nell'ultima stesura, non prevede piu' una elencazione di specifiche competenze ma giustamente stabilisce i percorsi per lo sviluppo lavorativo e formativo nei quali sono sempre previsti momenti di condivisione (nazionali, regionali e territoriali) con organizzazioni sindacali e rappresentanze professionali.
L'evoluzione della sanita' assegna al medico e alle altre professioni sanitarie ruoli, funzioni e competenze sempre piu' specialistiche e complesse, ma mantenendo l'asse diretto del rapporto con il paziente, non piu' oggetto di cura ma soggetto con il quale condividere le scelte. L'affidamento condiviso a diverse figure professionali sanitarie di specifici atti nell'ambito della diagnosi e della cura, con protocolli operativi concordati, non puo' che migliorare l'appropriatezza e rappresenta un'opportunita'. Si devono implementare le competenze e valorizzare le diverse professionalita' nella chiarezza delle responsabilita', sia delle funzioni assistenziali (infermiere) sia dei singoli atti diagnostici e terapeutici (le diverse professionalita' sanitarie), nell'ambito dell'unitarieta' del percorso clinico diagnostico-terapeutico (medico), avendo come stella polare la salute dei cittadini, non il risparmio.
(Wel/ Dire)