SANITA'. VACCINI, NIENTE SEGNALAZIONE PER GENITORI OBIETTORI
REGIONE EMILIA ROMAGNA ALLEGGERISCE LA NORMA, MA I BAMBINI VACCINATI CALANO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 feb. - Segnalazione alla Procura contro i genitori che non fanno vaccinare i figli solo se si sospetta una mancata cura del bambino. La Regione frena sulle misure nei confronti dei genitori "obiettori" del vaccino, che oggi vengono convocati dai servizi sociali a seguito di una segnalazione del Tribunale. La protesta di questi genitori anti-vaccino ha dunque ottenuto un primo risultato. Il sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, che questa mattina ha risposto in assemblea regionale ad una interrogazione di Sel, ha preso le distanze dall'atteggiamento tenuto dal Tribunale dei minori di Bologna e annunciato modifiche alla procedura.
"Nonostante la quasi totalita' delle segnalazioni giunte al Tribunale contenesse esplicitamente l'indicazione di assenza di elementi che potessero far sospettare una situazione di abbandono o trascuratezza da parte dei genitori- ha detto Bertelli- il Tribunale per i minori di Bologna ha proceduto nel recente passato a richieste ai servizi sociali di un un'indagine per valutare l'adeguatezza genitoriale". A seguito di una situazione "che rischiava di esacerbare gli animi e anzi creava maggiori resistenze contro le vaccinazioni, oltre che rappresentare un aggravio di lavoro per i servizi sociali" l'Emilia-Romagna ha dunque deciso di modificare la norma.
"E' intenzione della giunta modificare- ha detto Betelli in aula- la delibera regionale 256/2009, contenente indicazioni alle aziende sanitarie per promuovere la qualita' delle vaccinazioni e, in particolare, sul protocollo riguardante il dissenso al loro espletamento, prevedendo l'inoltro della segnalazione esclusivamente qualora si sospetti una mancata cura del bambino". La proposta, ha precisato, "e' in fase di predisposizione. In essa verra' anche previsto che il minore, un volta compiuti i 18 anni, sia richiamato dai servizi pubblici vaccinali delle Aziende Usl per offrire le vaccinazioni non ancora effettuate". Il numero di bambini vaccinati e' pero' gia' in flessione: la copertura e' passata dal 98,1% del 2000 al 96,2% del 2011, ancora sopra il minimo nazionale del 95%.
"Purtroppo in rete- lamenta Bertelli- sono presenti quasi esclusivamente siti contrari alle vaccinazioni che forniscono informazioni non corrette in quanto non basate su prove scientifiche ma esclusivamente anneddotiche e basate su ideologie". Il consigliere di Sel Gianguido Naldi, autore della domanda ("parzialmente soddisfatto" della risposta) ha detto che "ci sono state segnalate pressioni da parte dei servizi sociali dei Comuni sui genitori, come fossero genitori inadempienti". (Wel/ Dire)
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