SANITA. Isee, no dei deputati a riforma studiata a tavolino
Binetti, argentin e altri contro assegno accompagno in reddito
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 dic. - "Le nuove tabelle Isee (Indicatore situazione economica equivalente) non interpretano in modo migliorativo le condizioni delle famiglie con portatori di disabilita'. Sono frutto di un'impostazione ideologica che ragiona per schemi ignorando la realta' e la vita di persone che affrontano non solo una condizione di complessivo impoverimento economico ma che fanno anche i conti con il silenzio delle istituzioni". Apre cosi' la conferenza stampa Paola Binetti, deputato Udc, alla Camera dei deputati.
Un confronto voluto da diversi parlamentari bipartisan, tra cui Ileana Argentin (Pd), Raffaele Calabro' (Ncd), Marisa Nicchi (Sel), Marco Rondini (Lega), Mario Sberna (Sc) e Franca Biondelli (Pd). Tutti deputati appartenenti a "partiti diversi che davanti a situazioni differenti danno una lettura unitaria del bisogno, per dire no a uno strumento costruito a tavolino e lontano dalle esigenze vere".
Perche' parlare oggi di Isee e non prima? "L'occasione e' offerta dalla Legge di stabilita'- spiega Argentin- manca una visione della pensione di invalidita' e dell'assegno di accompagno quale diritto e non reddito. Un assegno che non e' supporto assistenziale ma pari opportunita'. Abbiamo nel nostro Paese le migliori leggi del mondo- prosegue l'esponente del Pd- eppure le proposte di legge sul dopo di noi si collegano solo alle case famiglia o alle residenze sanitario-assistenziali.
Inoltre, con la riforma dell'Isee si pensa di far pagare a un disabile la prima casa con dei tetti di spesa previsti all'interno di questa documentazione".
Secondo Argentin "e' allucinante aver fatto credere che il mondo della disabilita' e delle fondazioni sia stato ascoltato quando invece questa riforma ha peccato di una grave mancanza di ascolto di tutto il gruppo dei non vedenti e dei familiari. Il viceministro e sottosegretario Guerra ha sempre detto di aver ascoltato Fish e Fand e che queste avevano garantito che tutto andava bene- fa sapere il deputato- ma noi parlamentari abbiamo ricevuto tantissime sollecitazioni da parte delle associazioni e siamo stati costretti a rivedere e a penalizzare un lavoro iniziato. Ora e' addirittura una colpa essere un disabile benestante, una follia poiche' paghiamo in termini di inserimento al lavoro, scuola e istruzione".
Argentin pero' e' convinta che passi in avanti potranno essere fatti subito: "Potremmo aprire un tavolo tecnico anche domani e credo che Enrico Letta sarebbe prontissimo, ma forse non gli e' mai arrivato all'orecchio". Binetti allora precisa che "l'impegno di tutti noi parte da oggi, da questa maratona degli emendamenti della Legge di stabilita' dove difenderemo le vostre esigenze.
Siamo dalla vostra parte e ci siamo tutti". Purtroppo con la riforma dell'Isee si e' pensato di "fermare gli abusi segnalati dalla Guardia di Finanza ma questo non deve tradursi in una penalizzazione delle famiglie realmente bisognose. L'assegno di accompagnamento- rimarca Biondelli- non puo' fare parte del reddito. E' il momento che la politica ritorni in mezzo alla gente e capisca le reali esigenze. Una legge va costruita partendo dal basso".
C'e' dunque bisogno di confronto, aggiunge Calabro', "fondamentale in una societa' il cui livello di civilta' si colga nella capacita' di stare vicino alle persone piu' deboli.
Vigliamo che il tema della disabilita' venga affrontato in modo piu' adeguato". La riforma dell'Isee sembra "un po' un'etichetta. Ha aspetti positivi- precisa l'esponente di Ncd- come l'attenzione alle famiglie numerose, la riduzione del livello di autocertificazione, ma ha dimenticato il tema della disabilita' e soprattutto la disabilita' plurima. Ancora piu' grave e' l'aver considerato rendita da lavoro o finanziaria l'assegno di accompagnamento. Questo significa vedere la disabilita' come un atto di solidarieta'- afferma Calabro'- quando invece si tratta di una realta' che deve diventare autosufficiente. Questo e' il tema e l'occasione la abbiamo con la Legge di stabilita' per porre riparo agli errori precedenti". Ha chiuso infine la conferenza il deputato di Sinistra ecologia e liberta', Nicchi, ribadendo che "in questa fase di emendamenti spingeremo unitariamente e senza strumentalizzazione politica. E' inoltre importante creare un osservatorio per monitorare e rafforzare le esigenze di modifica qui espresse".
(Wel/ Dire)
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