SANITA. Fertilita', problema che puo' nascere in adolescenza
Incontro a bologna, parlano i medici Ubertini e Chiavetta
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 dic. - La fertilita' di un adulto, spesso, puo' spesso derivare da patologie che si sono sviluppate in eta' preadolescenziale e adolescenziale. E la prevenzione, dunque, diventa fondamentale. E' per questa ragione che, a Bologna, la Sima, societa' italiana di medicina dell'adolescenza, ha organizzato un corso nazionale che, con un modulo dedicato, pone l'attenzione di medici ed esperti sulla preservazione della fertilita' in eta' adolescenziale.
Nell'incontro, si e' parlato in particolare di una indagine su varicocele, delle nuove frontiere in ambito femminile, con focus sulle malattie sessualmente trasmissibili, i disturbi dello sviluppo puberale, e la preservazione nel paziente oncologico.
La preservazione della fertilita' in eta' adolescenziale e' un problema sottovalutato, spiega l'endocrinologa Graziamaria Ubertini. "Lo e' perche' si tende a pensare che in fase adolescenziale non si debba parlare di fertilita'. In realta' non soltanto e' fondamentale la diagnostica precoce, ma e' potenzialmente molto utile nella risoluzione del problema e nell'aumento della fertilita' futura".Tra gli esempi, l'endocrinologa cita la sindrome dell'ovaio policistico: "Spessissimo si tratta di ragazze che hanno disturbi estetici di acne e irsutismo o irregolarita' mestruali o tendenza al sovrappeso, questione sempre piu' importante". Una diagnostica precoce e una prevenzione con una modifica di stili di vita e la conoscenza del problema assunzione di alcuni farmaci puo' ridurre nell'immediato le problematiche che si presentano nell'adolescente, potenziando, negli anni successivi la fertilita' stessa. Quindi "e' fondamentale prevenire e quanto prima viene adottato l'intervento terapeutico".
Questo si puo' fare anche nell'ambito di una visita per una patologia diversa. I pediatri, per esempio, aggiunge il pediatra di famiglia Salvatore Chiavetta, fanno il cosidetto bilancio di salute, "fanno cioe' il punto della situazione ad eta' stabilite". In alcune regioni i pediatri di famiglia hanno dei bilanci di salute preconfezionati a 10-12 anni, in altre questo non accade. "Pero' sicuramente la sensibilita' del pediatra di famiglia e' tale da chiamare l'assistito, che magari non vede da due anni, e andare a cercare eventuali patologie o il comparire di patologie", sottolinea il pediatra. Nell'adolescenza si gioca in fieri gran parte del bilancio da salute, chiarisce ancora l'endocrinologa Graziamaria Ubertini. Nelle femmine in particolare, molte delle patologie che da adulta saranno associate a una ridotta fertilita', vedi la sindrome dell'ovaio policistico con una tendenza all'aumento ponderale, allo sviluppo di cicli anovulatori e quindi a ridotta fertilita', vedi la condizione di adolescenti operati di tumori, sono state sottoposte e chemioterapia e hanno perso la funzionalita' ovarica, vedi situazioni di ritardi puberali. "Gran parte delle patologie che si associano alla regolarita' mestruale si giocano in questa fase, e dall'aumento di salute e l'aumento di queste patologie derivera' un miglioramento della potenziale fertilita'", conclude.
(Wel/ Dire)
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