(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 apr. - Il consumo di alcol e' causa di circa 200 tipi diversi di condizioni patologiche e di danni alla salute, tra cui lesioni, disordine psichico e comportamentale, patologie gastrointestinali, malattie cardiovascolari, immunologiche, dell'apparato scheletrico, infertilita' e problemi prenatali. Un consumo di modeste quantita' di alcol (10 g/die) riduce il rischio di malattie cardiache, del diabete di tipo 2 e di poche altre condizioni, ma contemporaneamente le stesse modeste quantita' incrementano il rischio di numerose malattie e tumori.
Per mantenere alta l'attenzione su questo tema, l'Istituto superiore di Sanita' (Iss) promuove domani la XII edizione dell'Alcohol Prevention Day, in viale Regina Elena 299 dalle 8.45 alle 14, per esaminare i punti piu' rilevanti e prioritari che come di consueto catalizzano le attivita' svolte nel corso dell'intero mese di aprile, 'Mese di Prevenzione Alcologica'.
Dalla fine degli anni '80, la letteratura internazionale e' concorde nel sostenere le potenzialita' cancerogene del consumo di alcol o etanolo, evidenza confermata recentemente dalle piu' importanti organizzazioni internazionali sulla salute quali l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (International agency for research on cancer - Iarc) e l'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms). Il consumo di alcol (non solo l'abuso) aumenta il rischio di incorrere in questi problemi in misura proporzionale alla dose ingerita, senza alcun "effetto soglia" apparente. Tra tutti i risultati conseguiti dal progetto comunitario Amphora (Alcohol public health research alliance) e di cui l'Osservatorio nazionale alcol-Cnesps (Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute) e' partner, gli scienziati e i ricercatori hanno sottolineato in un manifesto europeo, adottato il 17 ottobre 2012 dalla V Conferenza europea sulle Politiche sull'alcol di Stoccolma, che i livelli di protezione della salute non sono allo stato attuale adeguati al riconosciuto ruolo nocivo e cancerogeno dell'alcol, necessitando di azioni di prevenzione piu' incisive.
Nell'Unione europea i consumi medi pro-capite attuali di alcol, pari a 30 grammi al giorno, generano ogni anno 136 mila nuovi casi di cancro; il 20-25% di tutti i nuovi casi di cancro causati dal bere si verificano nell'eta' piu' produttiva, tra i 15 e i 64 anni. Gli scienziati coinvolti nel progetto Amphora hanno sollecitato con un appello nel manifesto i policy maker europei per l'attivazione di rinnovate politiche piu' incisive, capaci di informare e tutelare maggiormente i consumatori, in particolare le fasce piu' vulnerabili come i minori, gli adolescenti, le donne, gli anziani. Il richiamo e' ad azioni condivise di valenza europea, come quella delineata dalla Joint Action comunitaria, all'implementazione delle azioni previste dall'European Alcohol Action Plan 2012-2020, alla predisposizione di standard comuni di monitoraggio epidemiologico e di linee guida europee che ricomprendano la necessita' di rinnovare l'approccio di identificazione, valutazione e management dell'alcoldipendente mirando anche a tutte le condizioni maggiormente a rischio e consolidate, come il binge drinking e l'alcol alla guida ed emergenti come la drunkorressia.
L'Alcohol Prevention Day e' sostenuto e finanziato dal ministero della Salute e svolto e promosso in stretta collaborazione con la Societa' italiana di alcologia, l'Associazione italiana dei club alcologici territoriali Aicat ed Eurocare, che hanno garantito per il dodicesimo anno consecutivo la collaborazione per la realizzazione di materiali divulgativi aggiornati e resi disponibili al fine di favorire e supportare una adeguata cultura di prevenzione basata su livelli piu' elevati di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilita' individuale e sociale. Aprira' i lavori Enrico Garaci, ex presidente dell'Iss, e sono stati invitati ad intervenire il ministro della Salute e il capo del dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Tanti i temi trattati nel corso della mattinata: si partira' con 'La Joint Action comunitaria sull'alcol' a cura di Giulio Gallo, e a seguire 'Il Piano di Azione Europeo sull'alcol 2012-2020 e le strategie dell'OMS' di Lars Møller e 'Alcol e alcodipendenza: le evidenze emergenti per la prevenzione ed il management del rischio e del danno alcolcorrelati' di Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol, Cnesps.
Nella seconda parte della mattinata si parlera' invece di 'uso e abuso di alcol', 'alcol e guida' e della necessita' di sensibilizzare i bambini su alcol, cannabis e sostanze: l'esperienza del progetto 'Elementare ma non troppo'.
(Wel/ Dire)