(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 apr. - E' l'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forli' il primo centro dell'Emilia-Romagna a utilizzare il robot chirurgico in ginecologia. Da dicembre, l'U.O. di Ginecologia-Ostetricia, diretta dal dott. Celestino Claudio Bertellini, offre alle proprie pazienti anche questa opportunita', unica realta' in tutta la Regione.
Il presidio forlivese si conferma, cosi', uno dei centri italiani ed esteri col maggior impiego pluridisciplinare del robot, acquisito nel 2007 e recentemente rinnovato grazie a una generosa donazione della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forli'. Sono ben sette le specialita' (Chirurgia generale gastroenterologia e mini-invasiva, Chirurgia endocrina, Otorinolaringoiatria, Urologia, Chirurgia Toracica, e Ginecologia, Chirurgia Toa) a servirsene quotidianamente.
"In Italia, dopo l'urologia, e' la ginecologia la branca in cui piu' si utilizza il robot, mentre a livello mondiale e' addirittura la prima- commenta Bertellini- d'altronde, i risultati sono nettamente migliori rispetto alla laparoscopia: gli interventi risultano meno impattanti, e quindi, presentano un miglior decorso post-operatorio e una piu' rapida ripresa delle normali attivita'.
L'abbiamo verificato anche nelle pazienti operate sino ad ora a Forli': tutti i casi hanno avuto un esito molto positivo". Il robot ha indubbi vantaggi pure per il chirurgo. "Operare e' piu' facile, perche' possiamo effettuare movimenti a 360 gradi, che gli strumenti classici della laparoscopia non consentono; in piu', abbiamo a disposizione una visione a tre dimensioni". L'impiego del robot rientra nel piu' vasto progetto di sviluppo delle tecniche di chirurgia mini-invasiva in campo ginecologico, compresa l'oncologia, Bertellini ha portato avanti sin dal suo arrivo alla direzione dell'unita', il 29 marzo 2011. In questi due anni, infatti, ha rivoluzionato l'approccio chirurgico, passando da interventi tradizionali, spesso laparotomici, a interventi per via vaginale, e a operazioni sempre meno traumatiche e invasive, quali l'isteroscopia e la laparoscopia, dirette a garantire un minor impatto sulle pazienti, in quanto permettono una visione diretta degli organi interni senza necessita' di effettuare particolari aperture. Ora, con la chirurgia robotica, e' stato aggiunto un prezioso, ulteriore, tassello.
(Gas/Dire)