"GRAVI DISFUNZIONI GESTIONALI CON NORME ERRONEAMENTE APPLICATE".
(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 13 set. - "Rivendicare ruolo e funzioni del direttore medico di presidio ospedaliero, alla luce delle nuove norme sulla spending review". Questo il messaggio contenuto in una lettera che il presidente dell'Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere (Anmdo), Gianfranco Finzi, ha inviato al ministro della Salute, Renato Balduzzi. Lo scopo dell'iniziativa e' una richiesta di "chiarezza circa alcune disposizioni che interessano alcuni tra i piu' importanti centri ospedalieri del Paese che, se erroneamente applicate, potrebbero determinare gravi disfunzioni gestionali, ivi compresa la nullita' degli atti".
Come si legge nella nota dell'associazione, un articolo della legge 135/2012 sulla revisione della spesa pubblica entrata in vigore in agosto prevede, infatti, che nelle aziende ospedaliere, nelle aziende ospedaliero-universitarie e negli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, costituiti da un unico presidio, le funzioni e i compiti del direttore sanitario e del dirigente medico del presidio ospedaliero siano "svolti da un unico soggetto avente i requisiti di legge". Con la lettera Finzi chiede quindi a Balduzzi di "confermare - relativamente a tale disposizione - che l'unico soggetto avente i requisiti di legge per svolgere tali funzioni debba possedere contemporaneamente i requisiti di legge richiesti sia per il direttore sanitario d'azienda, sia per il direttore sanitario di presidio ospedaliero". E che, continua Finzi, "tale soggetto unico a cui fa riferimento la nuova legge e' da identificare nel direttore medico di presidio ospedaliero in quanto figura dirigenziale in grado di assolvere anche i compiti 'consulenziali' del direttore sanitario d'azienda, consentendo il miglior risparmio economico, non dovendo retribuire per intero il direttore sanitario".
(Wel/ Dire)