(DIRE - Notiziario salute) Roma, 10 set. - "Nella precedente versione del decreto, la tutela dei minori dai rischi del Gioco d'azzardo era centrale, un intervento in tal senso avrebbe costituito un segnale chiaro e forte di contrasto alla dipendenza dal gioco... Ma sono volate parole grosse e qualcuno ha perfino parlato di potenziale stato etico... Peccato". Cosi' Paola Binetti (Udc) impegnata dall'inizio della legislatura nell'ambito della prevenzione alle ludopatie.
"Sono oltre 200 mila gli adolescenti - compresi tra i 15 ed i 19 anni - che giocano. Il dato piu' inquietante e' il loro potere d'investimento in questo ambito. Anche i minorenni hanno la possibilita' di giocare e pagare on line con carte prepagate.
Allontanare le macchinette tentatrici dalle scuole e dai centri sportivi era una buona idea". Secondo Binetti, "ora bisogna agire presto e severamente sulla leva della pubblicita': non solo riducendo drasticamente gli investimenti, ma anche promuovendo una contro-informazione sensibile ed intelligente, rivolta ai giovani ed alle loro famiglie. Intorno agli adolescenti c'e' un giro di affari che supera i venti milioni di euro annui. I genitori- conclude- seppur indirettamente, sono complici. lo Stato deve parlare alle famiglie usando tutti i canali possibili. Il ministro della salute e il Ministro della famiglia ci stanno provando: speriamo che sostengano con fermezza le loro posizioni, senza farsi intimorire neppure dai grossi interessi che girano intorno al gioco".
(Wel/ Dire)