(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 29 ott. - "Dall'inizio dell'epidemia, il primo caso di Aids a Roma e' datato ottobre 1982, precisamente 30 anni fa, le persone che nel Lazio sono state notificate con infezione Hiv sono 25 mila, delle quali 23.500 a Roma". A dirlo il professor Ferdinando Aiuti, consigliere capitolino e presidente della commissione comunale Politiche sanitarie, sottolineando i dati attuali sulla diffusione dell'Hiv e dei casi di Aids sul territorio. E martedi' 6 novembre in una scuola romana iniziera' una campagna di informazione organizzata dal Comune.
I casi 'cumulativi' di Aids, ha aggiunto poi il professore, "sono invece circa 7.500, di cui in vita a Roma 2.800. Negli ultimi anni c'e' stata una diminuzione dei casi di notifiche, ma nel 2011 nel Lazio ci sono stati comunque 250 casi di Aids conclamato, di cui 230 solo a Roma, e nei primi 6 mesi del 2012 siamo gia' a 72-75. Contrariamente a quello che la gente pensa perche' non se ne parla piu', purtroppo l'Aids non e' finita, e anzi il numero dei casi in vita e' aumentato, perche' ora si sopravvive di piu'".
Le cause, ovviamente, sono sempre le stesse, anche se cambiano le proporzioni: "Il 60% dei contagi avviene per trasmissione sessuale, e solo il 15-20% per lo scambio di siringhe infette, dato calato di molto". Infine, ha concluso Aiuti, "c'e' da dire che negli ultimi anni sempre piu' donne sono colpite dall'infezione, e questo perche' molte persone non sanno neanche di averla e quindi inconsapevolmente diffondono la malattia". (Wel/ Dire)