CONVEGNO A ROMA PER FARE PUNTO SU PREVENZIONE E CURA.
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 8 ott. - Si e' svolto la scorsa settimana, presso il Rome Cavalieri Hilton, il XXIX Congresso Nazionale della Societa' Italiana dell'Ipertensione Arteriosa.
Obiettivo "la diffusione dei piu' recenti risultati della ricerca clinica e sperimentale nel campo dell'ipertensione arteriosa che oggi rappresenta la patologia piu' diffusa nel nostro Paese, ed in generale nel mondo, nonche' uno dei piu' importanti fattori di rischio cardiovascolare".
Definita il 'killer silenzioso' del terzo millennio, l'ipertensione arteriosa colpisce ormai circa il 30% degli italiani soprattutto nelle fasce di eta' dai 40 agli 80 anni, ma solo la meta' sa di essere iperteso e solo 1 su 4 si rivolge ad un medico o fa ricorso ad una terapia farmacologia adeguata (soltanto 1 paziente trattato su 4 raggiunge i valori raccomandati di pressione arteriosa). "In considerazione di questi dati insoddisfacenti, che riguardano sia l'Italia che molti altri Paesi europei- spiega Massimo Volpe, direttore della Cattedra di Cardiologia della Facolta' di Medicina de La Sapienza, presso l'Ospedale Sant'Andrea- La Siia si e' fissata l'obiettivo di passare in 4 anni dal 25% attuale al 70% dei pazienti con un soddisfacente controllo pressorio (<140/90 mmHg) entro il 2015".
Il progetto, definito 'Obiettivo 70%' prevede il ricorso ad interventi su stili di vita, prevenzione, misurazione della pressione arteriosa a domicilio e in farmacia, informazione, comunicazione, cooperazione con tutte le categorie professionali della sanita', linee guida e raccomandazioni terapeutiche semplificate. E se per la cura dell'ipertensione l'ampia offerta di farmaci efficaci e ben tollerati, anche in versione generica, rappresenta un'arma efficace per vincere la sfida all'ipertensione, il contributo delle nuove combinazioni disponibili e di terapie innovative puo' essere determinante per raggiungere l'obiettivo 70% lanciato dalla Siia.
(Wel/ Dire)