(DIRE - Notiziario salute) Roma, 4 ott. - Un defibrillatore semiautomatico in ogni studio medico per contribuire a ridurre le morti improvvise in Italia. E' l'obiettivo della Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale) che, in occasione del 67esimo Congresso nazionale in corso a Villasimius (Cagliari), ha avviato corsi teorico-pratici di formazione professionalizzante per gli iscritti, in collaborazione con la Societa' italiana Sistema (Sis) 118.
"Il progetto mira a diffondere la presenza del defibrillatore semiautomatico negli studi dei medici di famiglia, in particolare in quelli aggregati e nelle zone piu' isolate del nostro Paese- ha spiegato Donatella Alesso, coordinatore scientifico del Congresso e responsabile della Divisione Formazione Fimmg-Metis- A oggi risulta essere carente la presenza di questi strumenti salva-vita negli ambulatori medici e nel territorio nazionale".
Ogni anno in Italia "si registrano 73mila decessi per morte cardiaca improvvisa- spiega Isabella Bartoli, responsabile del Servizio di emergenza-urgenza sanitaria 118 di Catania, Ragusa e Siracusa e coordinatore nazionale del progetto- In questi casi tutto dipende dalla tempestivita' dei soccorsi. Il defibrillatore diventa quindi fondamentale, anche perche' il 118 non puo' arrivare in tempo utile".
L'iniziativa presto potrebbe allargarsi a tutti gli studi professionali. Il segretario regionale della Fimmg Marche e presidente di Fondoprofessioni, Massimo Magi, ha annunciato di voler favorire la formazione per l'uso del defibrillatore anche tra gli assistenti di studio di numerose categorie professionali (architetti, notai, commercialisti, ingegneri, dentisti, veterinari, ecc..) e di incentivare, attraverso un contributo economico, l'acquisto di questi macchinari.
(Wel/ Dire)