(DIRE - Notiziario salute) Roma, 4 ott. - Basta mezzo bicchiere di succo di limone al giorno per prevenire i calcoli renali e, a differenza dei farmaci, non ha controindicazioni. Lo dice uno studio clinico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Bergamo, in collaborazione con il Consorzio del limone di Siracusa Igp. Il lavoro avviato nel 2008 ha coinvolto medici, ricercatori, scienziati e per la prima volta direttamente gli agricoltori, per dimostrare le proprieta' del limone nella prevenzione e nella cura di questa particolare malattia, ancora meglio dei farmaci comunemente utilizzati, che mostrano effetti collaterali non tollerati da quasi un terzo dei fruitori.
Il fatto che il consumo di agrumi, accompagnato da una dieta specifica, fosse benefico per prevenire il formarsi di calcoli renali non rappresenta certo una scoperta. La novita' da registrare, invece, e' che tra gli agrumi e' proprio il limone a dimostrasi il piu' performante per combattere la nefrolitiasi.
Infatti il suo contenuto in citrato e' di 42,9 grammi per chilo, ovvero 5 volte superiore rispetto all'arancia. Quindi e' sufficiente la spremuta di 2/3 frutti per ottenere l'analogo risultato ottenuto da una medicina a base di citrato di potassio.
Insomma "siamo di fronte a una notizia molto interessante-spiega Giuseppe Remuzzi dell'Istituto Mario Negri- considerando che la calcolosi renale e' molto diffusa nel nostro Paese, con milioni di persone affette da questa patologia". Tra l'altro "si tratta di un disturbo ad altissimo coefficiente di ricadute: i calcoli si riformano in un paziente su tre in un arco temporale che va dai 2 ai 5 anni".
(Wel/ Dire)