(DIRE - Notiziario salute) Roma, 4 ott. - Nell'autismo, ma anche in tutte le altre patologie, "le linee guida di intervento non sono una corazza, una massa valida di attrezzi e strumenti per raggiungere l'obiettivo" della cura del paziente: "deve essere sempre il medico a capire se c'e' bisogno di uscire dai protocolli" e adeguare i trattamenti alle specificita' del malato. Lo dice il sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio Cardinale, intervenendo al convegno 'Autismo oggi. Lo stato dell'arte', promosso a Roma dalla deputata dell'Udc, Paola Binetti.
Inoltre, bisognerebbe "integrare prima della 'scadenza' del 2015 le linee guida, che non codici civili o penali ma un indirizzo in base alle conoscenze scientifiche del momento.
Questo sarebbe un passo avanti positivo nell'interesse del paziente".
(Wel/ Dire)