(DIRE - Notiziario salute) Roma, 19 nov. - Un progetto di ricerca sulla prevenzione delle cadute per i malati di Parkinson: non poteva annunciarsi meglio la Giornata dell'informazione sulla Malattia di Parkinson, organizzata da Limpe e Dismov-Sin, che quest'anno si celebra sabato 24 novembre, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero della Salute. La Giornata e' inoltre tra gli eventi inseriti nell'ambito dell'Anno Europeo dell'Invecchiamento Attivo promosso dall'Unione Europea.
Anche quest'anno Limpe e Dismov-Sin, che dal 2010 hanno unito le forze, sia sul piano della ricerca, sia su quello della comunicazione, organizzano insieme la IV Giornata dell'informazione sulla Malattia di Parkinson, un importante appuntamento per i cittadini: presso circa 100 Strutture ospedaliere italiane, esperti neurologi saranno a disposizione per dare informazioni sulla patologia; per conoscere le sedi piu' vicine e' possibile visitare il sito www.giornataparkinson.it o chiamare il Numero Verde 800 14 96 26. La Giornata della Malattia di Parkinson nasce per diffondere la conoscenza sulla malattia. Una recente indagine dell'Eurisko ha evidenziato che il 78% dei parenti di pazienti parkinsoniani non conosce i sintomi della malattia e l'87% di loro non aveva minimamente pensato al Parkinson prima della diagnosi. A volte l'esordio puo' avvenire in modo subdolo: minore espressivita' del volto, cambiamenti della voce o del modo di esprimersi, riduzione della capacita' di eseguire compiti complessi o piu' attivita' nello stesso momento. Soltanto una conoscenza dei sintomi puo' portare a una diagnosi precoce. Nel corso della presentazione e' stato dato un rilievo particolare al progetto di ricerca previsto: "In Italia la ricerca sulla Malattia di Parkinson sta conoscendo un nuovo impulso - ha dichiarato il Professor Giovanni Abbruzzese, Presidente LIMPE, illustrando il progetto in programma - e riteniamo che lo studio sulla prevenzione delle cadute possa aiutare quei pazienti che si trovano nella fase intermedio-avanzata della malattia e cominciano a presentare evidenti difficolta' di deambulazione e disturbi dell'equilibrio, con elevata frequenza del rischio di cadere. Il nostro obiettivo e' quello di riuscire a identificare i fattori predittivi delle cadute, allo scopo di individuare interventi preventivi o trattamenti riabilitativi specifici per garantire cosi' al paziente e ai suoi caregiver una miglior qualita' di vita". Il Progetto di prevenzione delle cadute prevede il reclutamento di circa 1000 pazienti. Non esistono ad oggi farmaci o sostanze in grado di prevenire la Malattia di Parkinson. Ma qualunque terapia protettiva passa attraverso l'identificazione di biomarcatori associabili al rischio e alla progressione della Malattia di Parkinson. "I biomarcatori - sottolinea il Professor Paolo Barone, presidente della Dismov-sin - potrebbero rappresentare la svolta definitiva nella lotta al Parkinson, poiche' consentono di prevedere, diagnosticare e monitorare la malattia, ma anche di determinare quali cure possono funzionare e quali no. Oggi, senza dati concreti come un biomarcatore, e' molto difficile dimostrare se una terapia candidata sia in grado o meno di rallentare il decorso della malattia rispetto al semplice trattamento sintomatico, ma in futuro, grazie alla loro identificazione, potremo stabilire obiettivi molto piu' precisi delle sperimentazioni cliniche per i trattamenti". La ricerca internazionale punta all'identificazione di biomarcatori come nello studio denominato Parkinson's Progression Markers Initiative (Ppmi) finanziato dalla Michael J.Fox Foundation che sara' condotto in 23 centri negli Stati Uniti e in Europa. In Italia sara' guidato dal Cemand (Centro per le malattie neurodegenerative dell'Universita' di Salerno) e coordinato dal Professor Paolo Barone. La terapia farmacologica attuale si basa su molecole che aumentano i livelli di dopamina cerebrale o che si sostituiscono alla dopamina mancante; in alcuni casi, in seguito al trattamento farmacologico, si sono verificati effetti indesiderati con conseguenze legate a disturbi comportamentali, quali sindrome del gioco d'azzardo, shopping compulsivo, ipersessualita' e iperbulimia. Questi comportamenti, che si manifestano soprattutto in soggetti gia' predisposti, possono comunque essere tenuti sotto controllo grazie ad un attento monitoraggio del trattamento. Nel corso di questa IV giornata viene sottolineata, in particolare, la condizione della donna che, sebbene colpita dalla Malattia di Parkinson in misura minore rispetto all'uomo, ha una maggior probabilita' di sviluppare complicanze, compresi i disturbi depressivi che si possono verificare in seguito ad una riduzione o perdita di ruolo, come madre, sposa o amante. Le persone colpite dalla Malattia di Parkinson in Italia sono oltre 200 mila, di cui 50 mila con parkinsonismi. I sintomi sono difficili da interpretare e nella maggior parte dei casi si manifestano oltre i 60 anni di eta', anche se nel 10% dei casi compaiono prima dei 40 anni.
All'iniziativa e' stato concesso anche il Patrocinio del Comune di Roma, oltre che della Rai.
(Ami/ Dire)