(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 nov. - Si rafforza l'intesa fra il ministero dell'Ambiente e il Centro per le ricerche sul cancro (Bidmc) dell'universita' statunitense di Harvard per capire perche', a parita' di condizioni ambientali e di stile di vita, il cancro colpisce alcune persone e non altre.
Lo studio del genoma umano e' al centro del progetto che il ministro Corrado Clini rilancia, allargandolo anche alle imprese che fanno innovazione ambientale, "per poter comprendere i meccanismi in base ai quali due persone esposte alle stesse sostanze cancerogene (l'amianto, il cloruro di vinile e cosi' via) o ad analoghi stili di vita pericolosi (come il fumo) possono avere destini diversissimi".
Il progetto, "gia' approvato dal Cipe, prevede un Centro di riferimento per lo sviluppo in Italia di studi sul genoma- ha affermato il ministro Clini- per prevenire i rischi ambientali e per difendere la salute". Per esempio, "se capiremo qual e' il meccanismo genetico di formazione del cancro, si potra' gia' in anticipo decidere chi potra' svolgere in sicurezza lavori o avere stili di vita che sarebbero pericolosissimi per altri", sottolinea.
La ricerca, che potrebbe dare esiti rivoluzionari per la prevenzione e la cura dei tumori, e' d'attualita' per la complessa e controversa vicenda dell'Ilva di Taranto, che ha riportato al centro dell'attenzione pubblica il tema del rapporto tra inquinamento ambientale e tumori, tema gia' emerso ciclicamente nei decenni scorsi per esempio a Marghera, a Priolo, a Rosignano Solvay, a Casale Monferrato, a Seveso.
(Wel/ Dire)