SANITA'. MEDICINA GENERE, BINETTI: BENE APPROVAZIONE MOZIONE
"ORA MAGGIORE SPECIFICITÀ, PARITÀ DIRITTI E SALUTE".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 29 mar. - "Un fronte bipartisan
ha chiesto al governo di impegnarsi da subito, per il rilancio a
piu' livelli, della medicina di genere. Tutelare la salute
dell'uomo e della donna a parita' di diritti, richiede diversi
modi di tutela, tenendo conto delle rispettive specificita'. La
medicina di genere fa suo il concetto di biodiversita',
applicandolo alla ricerca scientifica, per stimolarne la
capacita' di indagare la complessita' biologica della diversita'
di sesso". È quanto dichiara Paola Binetti, deputata dell'Udc.
"Le donne- spiega- rispondono in modo diverso alla
somministrazione di farmaci, che non sono stati testati tenendo
conto della specificita' femminile, per cui al dunque risulta
meno tutelata. Il ministro Balduzzi- aggiunge- ha accolto tutte
le richieste fatte dagli estensori della mozione unitaria,
compresa la necessita' di assicurare alla medicina materno
infantile, un carattere fortemente integrato, per garantire alle
madri quell'ascolto qualificato che e' garanzia di una diagnosi
precoce per i disturbi dei bambini. Accolto anche il riferimento
ad una nuova impostazione della ricerca farmacologica, che
includa le donne nei campioni in esame, per garantire loro una
maggiore appropriatezza nella somministrazione dei farmaci". "Tra
le richieste- ribadisce- anche l'istituzione di master ad hoc,
per una formazione adeguata alle richieste europee e,
soprattutto, l'istituzione di un Osservatorio nazionale, che
riferisca in Parlamento ogni anno dei progressi fatte dalle
regioni in tal senso. Attuare i principi della medicina di
genere, aiuta a comprendere meglio le differenze con cui uomo e
donna rispondono alle stesse patologie e agli stessi trattamenti
farmacologici, a conferma della specificita' biologica su cui
successivamente si innestano abitudini e stili di vita diversi,
che- conclude Binetti- nella donna mostrano degli indicatori di
stress piu' acuti e piu' prolungati".
(Ami/ Dire)
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