(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 29 mar. - Al campo scuola
estivo per stare a contatto con la natura, fare sport e attivita'
all'aria aperta. Ma anche per imparare, con l'aiuto di medici e
psicologi, a gestire il diabete e superare i problemi connessi
con la convivenza con una patologia cronica. Anche quest'anno la
regione Toscana finanzia i campi scuola rivolti ai ragazzi
affetti da diabete dell'eta' evolutiva. Una delibera proposta
dall'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia destina
100 mila euro a questo progetto. I campi scuola saranno gestiti
nel corso dell'estate dal Centro regionale per il diabete
dell'eta' evolutiva dell'azienda ospedaliero-universitaria Meyer,
dalla Asl 6 di Livorno e dalla 9 di Grosseto. Il Centro regionale
di riferimento del Meyer ha gia' realizzato il campo scuola 2012
sulla neve. Ai campi sono presenti medici, infermieri, dietisti,
psicologi, pediatri, preparatori atletici della facolta' di
scienze motorie, personale dell'Associazione diabetici. I campi
si svolgono in montagna, in agriturismo, in barca. Quest'anno si
terra' anche la quinta edizione del campo scuola "itinerante con
mezzi pubblici", della durata di tre-quattro giorni, per 10
adolescenti di 14-18 anni, con l'obiettivo di favorirne il
passaggio alla diabetologia dell'adulto. "La regione e' molto
sensibile a questo problema e vuole fare in modo che bambini e
ragazzi diabetici abbiano una vita il piu' normale possibile -
dice l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - Di
recente abbiamo approvato due delibere per consentire la piena
partecipazione alla vita scolastica da parte dei bambini
diabetici, e la somministrazione dei farmaci a scuola. Quanto ai
campi scuola, la regione sostiene dal 2 mila questo progetto, in
cui crede molto. La realizzazione di questi campi e' un passaggio
fondamentale del percorso educativo dei bambini e degli
adolescenti con diabete, perche' li abitua ad un'autonomia
terapeutica, fornisce loro le competenze per gestire il diabete
anche in assenza dei familiari, favorisce il confronto con i
coetanei, impegna i ragazzi in attivita' ricreative e sportive,
dimostrando la loro compatibilita' con il diabete, sviluppa in
loro autostima e responsabilizzazione".
(Wel/ Dire)