IL 24 MARZO SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE PER LA LOTTA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 mar. - Nuovi e allarmanti
dati attestano che la portata globale della tubercolosi
resistente ai farmaci (TB MDR) e' molto piu' vasta di quanto
stimato in precedenza, e richiede uno sforzo internazionale
concertato per combattere questa forma letale della malattia. In
occasione della Giornata mondiale della Tubercolosi, che si
celebra il 24 marzo, l'organizzazione medico-umanitaria Medici
senza frontiere (Msf) intende accendere un riflettore sulla lotta
a questa malattia. MSF esorta Governi, donatori internazionali e
compagnie farmaceutiche "a combattere la diffusione della
tubercolosi resistente ai farmaci attraverso nuovi finanziamenti
e sforzi per sviluppare metodi diagnostici e medicinali efficaci
e a basso costo". Per Msf, "la crisi globale legata alla
tubercolosi resistente ai farmaci coincide con una grave mancanza
nell'accesso alla diagnosi e al trattamento. I metodi diagnostici
e i farmaci esistenti sono obsoleti e molto cari e la mancanza di
fondi adeguati agevola l'ulteriore diffusione della malattia. Nel
mondo, meno del 5% dei malati di TB ha accesso a test di diagnosi
di resistenza ai farmaci e si stima che solo il 10% dei malati di
TB MDR abbiano accesso alle cure, molti meno nei contesti con
pochi mezzi a disposizione, dove la prevalenza e' maggiore".
Ovunque si guardi, i numeri della TB resistente ai farmaci sono
allarmanti e cio' ci suggerisce che le statistiche sul problema
mostrano solo la punta dell'iceberg - dichiara Unni Karunakara,
presidente di Msf -. Mentre il 95% dei malati di TB MDR nel mondo
non ha accesso a una diagnosi adeguata, gli sforzi per aumentare
la rilevazione dei casi di TB MDR sono messi a repentaglio da una
diminuzione dei finanziamenti dei donatori, proprio ora che ce ne
sarebbe piu' bisogno". I dasti sono scioccanti. Nel nord
dell'Uzbekistan, in Asia centrale, il 65% dei pazienti curati da
Msf nel 2011 sono risultati affetti da TB-MDR. Di questi, circa
il 30-40% si era recato alle cliniche di Msf per la prima volta,
un numero senza precedenti che sta a indicare che la resistenza
ai farmaci non e' dovuta solo a precedenti trattamenti per la TB
non corretti ma si sta trasmettendo come tale. In Sud Africa,
dove l'incidenza di TB e' tra le piu' alte al mondo, Msf ha visto
un aumento del 211% delle diagnosi mensili di TB nel programma a
KwaZulu Natal, grazie all'introduzione di un nuovo test di
diagnosi rapido. Di questi pazienti, il 13,2% e' risultato
resistente alla rifampicina, uno dei farmaci di prima linea piu'
efficaci per la cura della TB. In India, la vendita di farmaci
nel mercato nero e un settore sanitario privato non regolamentato
alimentano lo sviluppo della resistenza ai farmaci. Circa 99 mila
persone prendono la TB MDR ogni anno e di questi solo l'1% riceve
cure adeguate. In Myanmar, dei circa 9.300 nuovi casi l'anno di
TB MDR, solo 300 finora hanno ricevuto trattamenti. La
cancellazione di un intero ciclo di finanziamenti del Fondo
Globale per l'HIV, Tubercolosi e Malaria minaccia gravemente il
piano quinquennale del Myanmar di curare altre 10 mila persone
per la TB MDR, oltre ai piani di molti altri Paesi. Sottolinea
l'organizzazione: "La crisi globale e' esacerbata da una tempesta
perfetta di regimi di trattamento lunghi (circa due anni) e
farmaci altamente tossici, molti dei quali sono stati sviluppati
a meta' del secolo scorso e hanno sgradevoli effetti collaterali.
La riduzione dei fondi - specialmente i tagli del Fondo Globale -
e un mercato controllato da poche aziende farmaceutiche, ha
tenuto i prezzi di alcuni farmaci a livelli proibitivi. Inoltre,
l'uso massiccio di un nuovo strumento diagnostico rapido, con la
possibilita' di aumentare enormemente la diagnosi precoce della
TB MDR in condizioni di scarse risorse, e' inibita dal prezzo
troppo alto. Proprio dove la capacita' di diagnosticare la TB in
poche ore - invece di giorni o addirittura settimane - sarebbe
necessaria per salvare vite umane. Urgono regimi di trattamento
piu' brevi e farmaci meno tossici - continua Msf -, oltre a
formulazioni pediatriche e un test 'point of care'. Un test al
point-of-care (POCT) e' definito come un'analisi medica svolta in
prossimita' del sito di cura ed assistenza del paziente. Il
concetto trainante di questo test e' quello di portarlo ed
eseguirlo nel modo piu' comodo e immediato per il paziente".
Abbiamo bisogno di nuovi farmaci, piu' ricerca, nuovi programmi e
un rinnovato impegno da parte di donatori internazionali e
Governi per combattere questa malattia mortale - conclude Unni
Karunakara -. Solo cosi' verranno diagnosticate e curate piu'
persone. Il mondo non puo' piu' stare a guardare e ignorare la
minaccia della tubercolosi resistente. Dobbiamo agire ora".
(Wel/ Dire)