(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 15 mar. - Nel giro di cinque
anni sono quasi triplicate le persone in stato vegetativo
assistite dalla rete socio-sanitaria dell'Emilia-Romagna: dalle
250 del 2005 alle 643 del 2010. A fornire i numeri e' Carlo
Lusenti, assessore regionale alla Sanita', che ha risposto questa
mattina in Assemblea legislativa alla domanda di attualita' della
consigliera regionale dell'Udc, Silvia Noe'. "L'Emilia-Romagna e'
stata la prima Regione a creare, nel 2004, una rete per
l'assistenza a lungo termine dedicata alle persone con gravissima
disabilita'- spiega Lusenti- tra cui sono comprese anche le
persone con gravi cerebro lesioni, che oggi e' parte integrante
del sistema dei servizi socio-sanitari finanziati con il Fondo
regionale della non autosufficienza".
Con i familiari delle persone in stato vegetativo, la Regione
e' in procinto di aprire un confronto per definire le linee di
indirizzo per l'assistenza. Da poco piu' di un mese, infatti, il
ministero della Salute ha trasmesso alle associazioni dei
familiari i contatti del referente istituzionale individuato da
ogni Regione, che in Emilia-Romagna e' Salvatore Ferro della
direzione generale Sanita' e politiche sociali. Dunque, assicura
Lusenti, "da qui a poco partiranno le consultazioni formali con
le associazioni, al fine di pervenire alla condivisione delle
linee di indirizzo per l'assistenza". Soddisfatta Noe', secondo
la quale "fa piacere pensare che ci possa essere un'ulteriore
evoluzione della rete" di assistenza alle persone in stato
vegetativo.
(Wel/ Dire)