LA STORIA E LE PAROLE DEL RICERCATORE ANTONELLO BONCI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Rimini, 15 mar. - È una nuova tecnica
che da' speranza a chi soffre di dolore cronico incurabile. Si
tratta dell'optogenetica, una tecnica che si avvale di biologia
molecolare e della stimolazione laser per attivare o inibire
gruppi scelti di cellule cerebrali. Scoperta nel 2005, la tecnica
e' utilizzata inizialmente per il trattamento delle dipendenze ma
puo' trovare applicazione anche per la cura di dolore,
depressione e degenerazioni del sistema nervoso centrale. Sono i
risultati a cui e' giunto Antonello Bonci, direttore scientifico
del National Institute on Drug Abuse, docente presso il
Dipartimento di Neurologia presso l'Universita' della California
di San Francisco e membro del comitato scientifico della
Fondazione Isal per la ricerca sul dolore.
Riminese di origine, Bonci lavora negli Stati Uniti da 13
anni. Ora grazie al progetto sperimentale avviato dal Centro
specialistico per la terapia del dolore all'Ospedale Sol et Salus
con la donazione da parte dell'associazione Amici di Isal di
un'apparecchiatura per la stimolazione magnetica transcranica
(Tms), le conoscenze scientifiche di Bonci potranno trovare
applicazione anche in Italia. "William Raffaelli (del Centro
specialistico per la terapia del dolore, ndr) e' stato
lungimirante nel dotarsi di un'apparecchiatura come la Tms-
racconta Bonci- Negli Stati Uniti stiamo avviando proprio ora una
nuova sperimentazione".
L'optogenetica per il dolore. Oltre alle dipendenze, questa
tecnica ha moltissime applicazioni. "Nei modelli sperimentali, la
possibilita' di studiare in maniera selettiva le vie cerebrali
che connettono regioni distinte del cervello apre un universo di
studi mai visto prima- spiega Bonci- Da un punto di vista
clinico, l'optogenetica potrebbe essere impiegata in futuro per
la cura del dolore, nella malattia di Parkinson, nell'Alzheimer e
poi per epilessie, depressione, disturbi ossessivo-compulsivi,
dipendenze e altro". Ma in che modo questa nuova tecnica puo'
essere utilizzata nel trattamento del dolore? "Il dolore e'
trasmesso da vie nervose ed e' codificato da aree cerebrali -
chiarisce Bonci - Il controllo dell'attivita' di queste aree o
vie nervose potrebbe essere un metodo per ridurre le sindromi
dolorose che non trovano altre cure".
Penuria di fondi per la ricerca. "Mi sono trasferito negli
Stati Uniti perche' le opportunita' che mi vennero offerte erano
infinitamente migliori di quelle italiane- racconta Bonci- Come
accade a molti giovani anche oggi a cui il nostro Paese non offre
opportunita' interessanti". In America, invece, Bonci ha trovato
chi ha creduto nelle sue capacita' nonostante la giovane eta'
(quando e' diventato direttore scientifico del National Institute
on Drug Abuse era il piu' giovane direttore di laboratorio del
suo centro di ricerca) e anche un sostegno maggiore alla ricerca.
"Mi chiedo perche' anche in Italia cosi' come accade negli Stati
Uniti non si prevedano incentivi per i privati che investono
nella ricerca come, ad esempio, la detrazione di quanto investito
dalle tasse" conclude.
(Rer/ Dire)