"SI SCEGLIE LA STRADA RINVIO O SCARICABARILE POLVERINI SU TERZI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 mar. - "All'indomani delle
tristi vicende che si sono svolte nei Pronto soccorso della
Capitale, il presidente della Regione commissario ad acta per il
rientro sanitario, Renata Polverini, ha pensato bene di istituire
una nuova commissione di esperti. L'ennesima di una lunga serie
solo per fare propaganda. Questo nuovo organismo si occupera' del
monitoraggio della qualita' e dell'efficienza dei servizi
sanitari con particolare riferimento (si legge nel provvedimento
regionale) ai servizi di emergenza e urgenza. E' ora di mettere
il punto a commissioni, organismi di controllo, cabine di regia,
team di esperti e sub commissari". Lo dichiara in una nota il
segretario di Fials Confsal, Gianni Romano.
"Piuttosto- aggiunge- e' ora che la sanita' laziale si possa
avvalere dell'operativita' sul territorio di medici, tecnici e
infermieri per dare risposte concrete ai bisogni della
cittadinanza. E le professionalita' per farlo ci sono eccome.
Diversamente, si va a scegliere la strada del rinvio se non
addirittura lo scaricabarile delle responsabilita', da parte del
presidente commissario Polverini, su organismi terzi".
E ancora: "Quella di organizzare commissioni e comitati e' una
resa incondizionata dinanzi alle difficolta'- prosegue Romano- ma
altrettanto e' anche un modo di bypassare il dialogo e la
concertazione con le parti sociali e gli enti accreditati in
maniera pressoche' maldestra".
Infatti, dice ancora Romano, "le commissioni servono pure per
non dare un immediato seguito alle proposte delle organizzazioni
sindacali e delle amministrazioni della sanita' privata, che sono
ancora in attesa dell'oramai famose convenzioni, e continuano a
operare in regime provvisorio, senza alcuna certezza per il
futuro assetto organizzativo. Piu' volte abbiamo avuto modo di
denunciare i disservizi che avrebbe procurato il taglio dei posti
letto e la chiusura degli ospedali in provincia, prospettando
peraltro soluzioni alternative al piano di rientro presentato
dalla presidenza Polverini".
Un esempio per tutti, specifica Romano, "e' il prolungamento
di apertura degli studi dei medici di famiglia e la gestione
diretta dell'assistenza domiciliare che porrebbe in parte fine
alle strategie di presa in affitto del personale sanitario, a
costi esorbitanti, per aggirare il blocco delle assunzioni. Non
ultimo, asseriamo che tutte queste commissioni, comitati e gruppi
di lavoro non sono altro che la bruttissima copia di
un'organizzazione gia' ben presente nel Lazio che si chiama
Agenzia di sanita' pubblica, anche questa e' purtroppo
commissariata da mesi, per giunta senza commissario, e
impossibilitata a realizzare il proprio mandato gestionale.
Sarebbe ora infatti- conclude Romano- che il presidente
commissario provveda ad azionare il 'motore sanitario' che nella
nostra Regione ha costituito per anni un'eccellenza apprezzata da
molti anche per la ricerca e l'innovazione. Su questo tema ci
attendiamo risposte dal presidente commissario e le proponiamo un
confronto pubblico".
(Wel/ Dire)