(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 mar. - Si avvia il processo
di chiusura dei due Ospedali psichiatrici giudiziari campani
(Napoli e Aversa) ed e' indispensabile attivarsi per rispettare i
termini di chiusura entro il marzo del 2013. Per questo il
Comitato Stop Opg Campania scrive al governatore della regione
Campania, Stefano Caldoro, nella sua duplice veste di presidente
e Commissario alla Sanita'. Lo rende noto Dario Stefano
Dell'Aquila, componente di Antigone Campania, associazione che,
assieme al Forum della Salute Mentale e alla Cgil, costituisce il
Comitato campano.
"Siamo preoccupati- si legge nella lettera- dell'effetto
paradosso che potrebbe avere l'articolo sugli Opg inserito nella
nuova Legge 'Emergenza Carceri' approvata in via definitiva in
questi giorni, qualora l'auspicata chiusura dei sei attuali Opg
trovasse soluzione con la messa a punto di nuove strutture
regionalizzate per i folli-rei ('mini Opg') e con il mero
trasferimento in queste di gran parte degli internati della
singola regione, senza attivare da parte dei Dipartimenti di
Salute Mentale percorsi di presa in carico individualizzati".
"Percio', oltre a segnalare l'urgenza di una legge che abolisca
gli articoli del codice penale sull'imputabilita' del malato di
mente autore di reato - prosegue - abbiamo proposto al Governo e
alla Conferenza delle regioni di erogare immediatamente alle
regioni i finanziamenti, previsti dal richiamato articolo della
nuova legge allo scopo di finanziare progetti
terapeutico-riabilitativi individualizzati (PTRI) a favore degli
attuali internati negli Opg. Utilizzando questi budget
individualizzati di cura, i Dipartimenti di salute mentale di
origine dovranno prendere in carico, attraverso le strutture e i
servizi gia' oggi presenti e disponibili, i soggetti da dimettere
dagli Opg". Secondo i dati del Comitato Stop OPG nei due Ospedali
psichiatrici giudiziari della Campania sono internate circa 330
persone. Sono 173 i cittadini campani internati in Ospedali
psichiatrici giudiziari, 8 delle quali donne. Sono circa 1.200 le
persone internate nei sei OPG italiani, 90 delle quali donne.
(Gas/ Dire)