(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mar. - Chissa' se sono gli
stessi che poi si lamentano per le liste d'attesa troppo lunghe.
Solo negli ultimi cinque anni, dal 2007 al 2011 l'Ausl di Bologna
ha individuato 11.628 cittadini che si sono sottoposti ad esami
clinici senza ritirare il referto e soprattutto senza pagare. In
questo modo nelle casse dell'azienda sono entrati 168.482 euro.
"Restano da recuperare ancora somme per referti non ritirati
riguardanti 4.971 cittadini, nei confronti dei quali sono in
corso azioni di recupero in questo momento", ha spiegato questa
mattina al question time l'assessore comunale alla Sanita' Luca
Rizzo Nervo. Ma c'e' di piu'. "Bisogna poi considerare circa
3.000 procedure di recupero nello stesso periodo per mancato
ritiro di referti per prestazioni effettuate negli ospedali
cittadini. Di queste somme sono stati recuperati 120.000 euro,
mentre sono ancora da recuperare le somme riguardanti il mancato
ritiro dei referti da parte di circa 1.287 cittadini. Anche in
questo caso sono in atto azioni di recupero".
Insomma i 'furbetti' degli esami sono avvertiti. "Tutto cio' a
dimostrare un'attenzione che coinvolge anche il Comune di
Bologna- sottolinea infatti l'assessore- perche' a maggior
ragione in tempi di crisi, l'accesso ai servizi e il pagamento
dei servizi e la contribuzione dei cittadini ai servizi resi,
vuoi dal Comune, vuoi dall'Azienda sanitaria, sia fatto sempre di
piu' all'insegna dell'equita' e della giustizia". Ma la Lega
chiede di piu': una multa per chi si fa fare esami e poi non
paga.(La consigliera del Carroccio Mirka Cocconcelli, che
peraltro si dichiara soddisfatta delle risposta dell'assessore,
afferma che "sarebbe necessario valutare la possibilita' di
sanzionare le persone in maniera adeguata, perche' il mancato
ritiro dei referti crea notevoli disservizi ed e' anche una
mancanza di rispetto nei confronti degli operatori sanitari". La
Lega prende di mira anche coloro che fanno autocerticazioni false
pur di non pagare il ticket sanitario. Ma anche qui ci sono
controlli incrociati per individuare i 'furbetti'. "Ci tengo a
dire- chiarisce in proposito Rizzo Nervo- che la pratica
dell'accordo con l'Agenzia delle Entrate e dell'incrocio dei dati
tributari dei cittadini delle diverse banche dati e' pratica che
il Comune di Bologna ha gia' attivato per varie questioni gia'
nel passato, ma che sta attivando ulteriormente per tutta una
serie di servizi che prevedono esenzioni per motivi reddituali".
La platea degli esenti dal ticket di sicuro e' nutrita. "In base
ad una rilevazione effettuata il 28 febbraio, recentissima-
informa l'assessore- risultano esenti per reddito 65.377
assistiti nell'ambito territoriale cittadino e 84.810 nella parte
restante dell'area metropolitana afferente all'Asl di Bologna, su
un totale di 904.093 assistiti totali. Sono invece esenti per
invalidita' 16.533 utenti nell'ambito territoriale cittadino e
20.118 nella parte restante dell'area metropolitana".
(Wel/ Dire)