INTERROGAZIONE ALLA REGIONE:SOLO ALCUNI CASI COMUNICATI A STAMPA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mar. - Pazienti operati e poi
sottoposti nuovamente a interventi chirurgici per rimediare a
conseguenze delle prime operazioni. E in qualche caso deceduti.
Si sarebbero verificati almeno tre casi di questo tipo negli
ospedali bolognesi negli ultimi tempi, sostiene il consigliere
regionale del Pdl, Alberto Vecchi, che interroga la Regione per
avere conferma che riguardino pazienti del Maggiore, del Bellaria
o dell'ospedale di Porretta Terme. Lo chiede anche alla luce del
fatto che il Maggiore ultimamente "purtroppo e' agli onori della
cronaca per un susseguirsi di eventi negativi che hanno coinvolto
la salute e la vita di alcuni pazienti". Eppure, attacca Vecchi,
solo in alcuni casi la notizia e' stata subito comunicata alla
stampa, "quasi si volessero evidenziare solamente alcune realta'
con l'obiettivo di screditare bravi e illustri medici". Dalla
Giunta Errani, poi, il consigliere vuole ulteriori dettagli su
questi casi, e capire se gli 'eventi sentinella' vengano
regolarmente segnalati a chi di dovere.
Tra i casi citati da Vecchi, c'e' quello di C.T., un uomo che
sarebbe ricoverato dal 29 febbraio in Chirurgia al Maggiore (nel
reparto di Iovine) per una pancreatite acuta necrotica emorragica
conseguente ad una endoscopia operativa sulle vie biliari. C'e'
poi una donna, Z.G., che sarebbe deceduta al Maggiore il 21
febbraio dopo aver subito due interventi nel reparto di Chirurgia
(sempre Iovine), il secondo dei quali sarebbe stato fatto per
tentare di rimediare a una complicanza del primo (una peritonite
dovuta al fatto che una sutura interna non ha tenuto). Infine, un
altro paziente, G.F., sarebbe stato operato piu' volte al
Maggiore e a Porretta Terme: su quest'ultimo caso, ci sarebbe un
fascicolo aperto in Procura a anche degli indagati. Nella sua
interrogazione, oltre a essere preoccupato per i tanti "eventi
negativi" Vecchi mette in rilievo il fatto che, di fronte ad
alcuni sospetti errori medici, si sia verificato "un grave e
sospetto filo-diretto" tra "sala operatoria e comunicazione alla
stampa", dove invece in altri casi "cala il silenzio mediatico,
quasi si volessero evidenziare solamente alcune realta' con
l'obiettivo di screditare bravi e illustri medici", scrive in una
nota. L'allusione e' forse al reparto di Gastroenterologia di
Nicola D'Imperio o alla Ostetricia di Bentivoglio, dove negli
ultimi tempi si sono verificati diversi casi poi finiti sulle
pagine dei giornali. Alla Giunta Errani, Vecchi chiede di sapere
quale medico ha eseguito l'endoscopia su C.T. e se e' stata
realizzata al Maggiore o al Bellaria; inoltre, il consigliere
vuole sapere perche' questo paziente sia stato ricoverato in
Chirurgia "quando era stato ricoverato per molto tempo in
Gastroenterologia". Anche per la donna deceduta il 21 febbraio,
Vecchi chiede si sapere chi l'abbia operata e se sia stata
mandata la segnalazione di evento sentinella. Infine, per
l'ultimo caso il consiglere vuole sapere il nome del medico che
l'ha operato e se e' vero che ci sia un'inchiesta della Procura.
Le preoccupazioni di Vecchi, che chiede alla Giunta di dare un
giudizio su questa situazione, nascono dal fatto che l'ospedale
Maggiore e' per dimensione il secondo ospedale del comprensorio
(circa 700 posti letto), dopo il Policlinico
Sant'Orsola-Malpighi, conta "numerosi reparti e una quarantina di
Unita' operative(tra cui il 'Trauma center' noto a livello
nazionale) e altre unita' di gran pregio quali la "stroke unit" e
la Cardiologia".
(Ami/ Dire)