SALUTE. MALATTIE RARE, ARPA: PER AUTISMO SITUAZIONE CATASTROFICA
"BISOGNA DIFFONDERE INFORMAZIONI, GARANTIRE LIBERTÀ SCELTA".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 mar. - "Oggi ci troviamo in
una situazione catastrofica per quanto riguarda l'autismo. Da
quando ho fondato l'Associazione per la ricerca sulle psicosi e
l'autismo (Arpa), 40 anni fa, non e' mai accaduto che l'Istituto
superiore di Sanita' licenziasse una linea guida che proponesse
al suo interno un solo un tipo di intervento. Questa e' una
situazione pericolosissima, poiche' ogni bambino e' fatto di
carne, ossa, spirito e mente ed ha una sua particolarita' che va
trattata come tale, non annientata con un unico metodo
considerato valido per tutti. Cosi', parlando di addestramento,
si mette in pericolo il concetto di essere umano". Lo ha
affermato Sabina Savagnone, presidente dell'Arpa, intervenendo
alla conferenza a Montecitorio per la presentazione del gruppo
interparlamentare per le Malattie rare. "Ho una figlia autistica,
Annalisa, di 48 anni e- ha continuato- non e' stato semplice
diagnosticarle la patologia negli anni '70. Poi per caso conobbi,
grazie ad una trasmissione televisiva dell'epoca 'Cronache
italiane', un gruppo sperimentale milanese, e fu li' che per la
prima volta sentii parlare di autismo. In quel centro- ha
aggiunto Savagnone- praticavano un intervento di tipo
psico-relazionale, specifico per la mia bambina che non parlava".
Gia' 40 anni fa, quel gruppo sperimentale "praticava la presa in
carico globale del soggetto autistico, consapevole del fatto che
non dovesse mai essere ghettizzato". "Fu allora- ha spiegato
Savagnone- che alcuni professori, tra cui Bollea, Antonucci e
Ammaniti, "iniziarono ad affermare che la riabilitazione non
poteva prescindere dalla socializzazione, perche' i bambini
diversi devono stare in mezzo agli altri". Con queste linee guida
"e' stato commesso un errore e non sembrano chiari nemmeno i
criteri con cui tale testo sia stato scritto. Addirittura- ha
ricordato il presidente dell'Arpa- durante la presentazione del
documento il 26 gennaio a Roma, sembro' quasi che Enrico Garaci
dicesse: 'Io non condivido questo testo, pero' lo devo
presentare'. Insomma- ha chiarito Savagnone- tanti dubbi sono
stati espressi anche da lui, perche' l'autismo e' una patologia
variegata e non esiste un unico metodo valido che prescinda
dalla conoscenza del bambino". Per il presidente dell'Arpa, che
ha firmato la petizione per riaprire un tavolo di confronto sulle
linee guida sull'autismo, "bisogna diffondere le informazioni e
garantire alle famiglie la liberta' di scelta. Dobbiamo imparare
a conoscere il linguaggio dei soggetti autistici- ha concluso-
dobbiamo partire dalla relazione per permettere ai bambini di
imparare, crescere e maturare".
(Wel/ Dire)
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