INIZIATIVA PROMOSSA DAL CLUB SOROPTIMIST.
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 28 mag. - Assicurare alle donne immigrate senza permesso di soggiorno che dimorano nel territorio provinciale di Catanzaro, la possibilita' di affrontare in sicurezza e serenita' la gravidanza e, di conseguenza, anche il parto.Questa la finalita' di "Progetto cicogna" l'iniziativa promossa dal club Soroptimist di Catanzaro e realizzato in collaborazione con la questura e l'azienda sanitaria di Catanzaro, a seguito di un protocollo d'intesa siglato nei mesi scorsi. Il "Progetto Cicogna" si inserisce nel programma nazionale Soroptimist "Donne per i diritti, diritti per le donne" e prevede la creazione di un sistema di trattazione rapida delle domande di permesso di soggiorno, per cure mediche, delle donne immigrate in stato di gravidanza e dei relativi coniugi. Il club Soroptimist coordina l'attuazione del progetto, fornendo informazioni e assistenza legale, curando i rapporti tra questura e azienda sanitaria per l'adempimento rapido delle visite mediche e di tutte le formalita' necessarie al rilascio della documentazione necessaria. Per le socie del Soroptimist "la procreazione costituisce un diritto primario dell'essere umano, che prescinde da razza o nazionalita'. Diritto che e' tutelato sia dall'ordinamento giuridico nazionale che dalle norme internazionali, per questo motivo l'associazione ha voluto creare un sistema capace di rendere facilmente accessibile, anche alle donne extracomunitarie irregolari, quello che e' un loro diritto giuridicamente tutelato". A questo proposito sara' fondamentale la capacita' del sistema, creato con la questura e l'azienda sanitaria, per accogliere e guidare le donne, aiutandole a superare timori e diffidenza, migliorando cosi' la qualita' della vita di persone non certo fortunate, in un momento delicato e prezioso per la societa' come e' la creazione di una nuova vita. Paola Gualtieri, presidente del club service catanzarese, tiene a sottolineare la necessita' di informare le cittadine extracomunitarie in stato di gravidanza sul loro diritto a ricevere permesso di soggiorno ed assistenza medica.
"Un'informazione doverosa per uscire dalla situazione di soggezione e di paura tipica di chi vive una condizione di irregolarita', nei confronti della societa' che l'accoglie". Aldo Cardamone, responsabile ginecologo del progetto, da specialista rimarca che "ridurre il forte disagio affrontato da donne disorientate e spaventate, e' determinante per scongiurare rischi e problemi per la gravidanza". Soddisfatti dell'intesa raggiunta, il questore Vincenzo Roca e il direttore generale dell'azienda sanitaria, Gerardo Mancuso. Sempre nell'ambito del progetto e' stato redatto un opuscolo informativo che, oltre a descrivere il "Progetto Cicogna", rappresenta un piccolo vademecum sulla tutela della salute della donna in gravidanza.
(Wel/ Dire)