A REGINA ELENA USATA IN 10% INTERVENTI SU TUMORI FARINGOLARINGEI.
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 21 mag. - Quando si usa la chirurgia robotica per intervenire sui tumori farinolaringei i vantaggi sono numerosi, compresa una "ripresa piu' rapida del paziente". È quanto spiega alla DIRE Giuseppe Spriano, direttore della Divisione di Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma e membro della Societa' italiana di Otorinolaringologia in vista del Congresso che la Sio terra' a Bari a partire dal 23 maggio.
Al Regina Elena nell'ultimo anno e mezzo sono stati 27 gli interventi realizzati con la chirurgia robotica. Un numero in aumento. In media sono "venti all'anno- spiega Spriano- ovvero il 10% degli interventi su tumori faringolaringei". Il principio della chirurgia robotica e' quello di "infilare le braccia del chirurgo nel corpo del paziente comandandole a distanza- spiega l'esperto- in pratica il chirurgo sta ad una consolle e controlla 3 braccia: su un braccio e' montata una telecamera 3D che permette la visione, mentre gli altri 2 hanno all'estremita' 2 piccole mani articolate che riproducono i movimenti delle mani del Chirurgo. Queste tre braccia vengono inserite nella bocca del paziente". I vantaggi sono molteplici: "Innanzitutto- continua Spriano- attraverso la telecamera l'occhio del chirurgo entra nella bocca del paziente e il sistema di eccellente illuminazione con la possibilita' di muovere e ruotare il braccio che sostiene la telecamera consente al chirurgo di vedere meglio e soprattutto le zone nascoste alla visione diretta". Le piccole mani del chirurgo-robot sugli altri due bracci consentono praticamente tutti i movimenti che le mani del chirurgo possono fare all'esterno ma in una zona, come la gola, molto stretta. E rispetto al laser, che puo' trattare solo lesioni in linea con l'asse visivo, la robotica consente di "vedere dietro l'angolo, di eseguire manovre chirurgiche piu' varie e ora e' anche possibile montare una fibra laser su una delle mani del robot avendo anche i vantaggi del laser".
La robotica va usata per raggiungere zone inaccessibili alla chirurgia tradizionale, insomma. Senza abusi. Anche perche' e' molto costosa: "Il costo del robot e' elevato (piu' di 2 milioni di euro) e si devono aggiungere i costi della manutenzione e dei dispositivi monouso, ma il beneficio per il paziente da solo giustifica la spesa". La ripresa della "deglutizione e fonazione e' piu' rapida. E- chiude il medico- anche la degenza e' piu' breve e questo deve essere tenuto in conto perche' si contrappone al costo del robot".
(Ami/ Dire)