DANNO DA 800 MILA EURO, INDAGINI SU ALTRI TRECENTO CASI SOSPETTI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 mag. - I Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Pavia hanno arrestato R.B., 45enne di San Genesio, M.M., 52enne di Bereguardo, e G.M.C., 43enne di Milano, tutti dipendenti dell'Asl di Pavia, per essersi resi responsabili del reato di truffa aggravata e continuata in concorso ai danni dell'Inps, con un danno di circa 800 mila euro. L'attivita' investigativa, coordinata dal procuratore della Repubblica Gustavo Cioppa e diretta dal sostituto Paolo Mazza, che aveva gia' portato il 13 gennaio 2012 all'arresto di G.M. (dipendente Asl che risultava percepire un'indennita' di accompagnamento per cecita', pur vedendo perfettamente) ha permesso di far luce sulla procedura mediante la quale le dipendenti Asl, dal 2005 al 2011, in concorso con piu' persone istruendo pratiche fittizie di rimborso di ratei maturati e non riscossi per l'indennita' di accompagnamento di invalidi civili in vita e deceduti, in totale assenza dei requisiti in capo agli originari titolari, tanto che le relative pratiche non risultavano registrate all'Asl, inducevano in errore l'Inps circa i presupposti necessari per percepire l'indennita', ottenendo indebitamente a favore dei suddetti beneficiari un ingiusto profitto pari all'erogazione di indebiti rimborsi e facendosi corrispondere da quest'ultimi dal 50% al 70% della somma erogata. L'indagine, durata piu' di un anno, ha consentito di accertare centinaia di casi di truffa per un danno all'erario di centinaia di migliaia di euro. Sono in corso ulteriori indagini che hanno consentito di individuare circa altri 300 casi sospetti che saranno oggetto di ulteriori approfondite verifiche. La consolidata procedura dei dipendenti dell'Asl consisteva nel contattare persone di loro fiducia e parenti e, con il loro consenso, comunicare falsamente per via telematica all'Inps che le persone risultavano eredi di invalidi civili deceduti che non avevano ricevuto in vita i benefici economici dell'accompagnamento. L'Inps erogava quanto dovuto ai beneficiari fittizi, mediante assegno circolare ovvero bonifici bancari, che spartivano il danaro con la dipendente dell'Asl. Nei prossimi giorni verranno sentite in merito alcune centinaia di persone che saranno deferite nel caso di accertata compiacenza. Nel corso delle indagini sono inoltre emersi altri pagamenti a invalidi civili non deceduti per infermita'/patologie inesistenti.
Anche grazie alle attivita' sino ad ora condotte dai Carabinieri l'Asl di Pavia, che ha nominato una commissione ispettiva ad hoc, in via di autotutela ha gia' revocato ben 25 indennita' di accompagnamento.
(Ekp/ Dire)