(DIRE - Notiziario salute) Roma, 30 lug. - Il ragazzo di 26 anni morto suicida la notte scorsa nel centro clinico di Regina Coeli dopo una settimana di detenzione e' il 34esimo detenuto che si toglie la vita dall'inizio dell'anno nelle carceri italiane. Il secondo nel Lazio, dopo R.P., italiano di 49 anni, che si e' suicidato il 18 marzo nel carcere di Viterbo.
La morte del 26enne tunisino - che si e' impiccato con l'elastico degli slip e che era ricoverato nel centro dell'istituto di pena romano per malattia mentale - arriva pochi giorni dopo un altro tentativo di suicidio. Il 12 luglio una donna italiana di 30 anni detenuta a Rebibbia ha tentato di togliersi la vita tagliandosi con una lametta le vene dei polsi e la trachea. La donna si e' salvata soltanto grazie all'intervento immediato delle altre detenute e del personale di servizio, mentre a fine giugno con le stesse modalita' aveva tentato il suicidio anche un detenuto di nazionalita' romena rinchiuso nel carcere di Viterbo.
Ma la lista di chi muore in carcere quasi raddoppia con i decessi "per cause da accertare". Ventitre' dall'inizio dell'anno in tutta Italia, mentre nel Lazio sono tre. Tutti giovani, 30, 33 e 28 anni: il primo, T.D.P., e' morto l'11 febbraio nel carcere di Regina Coeli a Roma, mentre l'1 aprile di quest'anno ha perso la vita nel carcere romano di Rebibbia A.C. e il 25 maggio e' deceduto nel carcere di Latina per cause ancora da accertare il 28enne F.G.
Il sistema penitenziario italiano ha contato nel 2012 anche 7 suicidi di poliziotti penitenziari. Di questi, a Roma il 16 febbraio scorso si e' tolto la vita l'assistente capo A.D.G, 42 anni.
(Wel/ Dire)